Orto Sinergico

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domenica 11 novembre 2012

DELIBERA POST CARBON !!!!


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                                                                 C O P I A DELL’ORIGINALE



                             COMUNE DI MONTEVEGLIO

                                     Provincia di BOLOGNA



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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 92                     DEL 26/11/2009.



OGGETTO:        INDIRIZZI     PER    L’ATTUAZIONE        DELLE     POLITICHE       AMBIENTALI

LOCALI



       L’anno   duemilanove,  il   giorno   ventisei   del   mese   di  Novembre   alle   ore   15:30   nella   Sede

Comunale, convocata dal Sindaco, ai sensi dell’art. 50, comma 2, del D.Lgs. 18.8.2000, n. 267 si è

riunita la Giunta Comunale.



       All’appello risultano:



RUSCIGNO DANIELE                        SINDACO                Presente

ZAGNONI KATIA                           ASSESSORE              Assente

BALDINI LORENZO                         ASSESSORE              Presente

FONDA UMBERTO                           ASSESSORE              Presente

NANNI LAURA                             ASSESSORE              Presente



       Partecipa il Vicesegretario Comunale TRENTI MONICA



       Il   Sindaco   RUSCIGNO   DANIELE,   essendo   legale   il   numero   degli   intervenuti,   assume   la

presidenza e dichiara aperta la seduta.


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Deliberazione n. 92 del        26/11/2009



                                               LA GIUNTA COMUNALE



Udita la relazione dell’assessore all’Ambiente Fonda:

“Ambiente,   agricoltura,   energia:   il   futuro   ricomincia   da   qui.   Le   politiche   ambientali   saranno   alla

base di ogni singola azione locale per lanciare una nuova idea di sviluppo del territorio ed uno stile

di vita che possa essere ambientalmente sostenibile e adottato da tutta la popolazione”. Comincia

così il capitolo 4 delle linee programmatiche della nostra amministrazione. Si tratta di una vera e

propria direttiva strategica per lo sviluppo nella nostra comunità.

Per   perseguire   politiche   virtuose   non   basta   mettere  in   campo   singole   azioni   amministrative.   È

necessario   avere   il   senso   dello   scenario   in   cui   queste   misure   si   inseriscono   e   una   visione   di

prospettiva su come si immagina la propria comunità nel futuro.   Molto   spesso  le   singole   azioni,

anche virtuose, che un cittadino o un’amministrazione compie sono fatte in nome di un generico

“rispetto dell’ambiente”, ma vale la pena capire meglio cosa questo significa e in quale contesto si

colloca.



LA DISPONIBILITÀ DI RISORSE

Siamo convinti infatti che gli anni che ci attendono saranno sostanzialmente diversi da quelli che ci

siamo   lasciati   alle   spalle. Il   punto di   svolta   è   l’incapacità   ormai  dimostrata   del   pianeta   di   fornire

risorse   (energia,   materie   prime,   agricoltura...)   sufficienti   a   garantire   lo   sviluppo   illimitato   che   ha

caratterizzato sia la nostra economia sia l’idea stessa che ognuno di noi ha avuto fino ad ora del

futuro.



IL RISCALDAMENTO GLOBALE

L’altra    faccia    del   problema      è   il  riscaldamento      globale.    Un’economia        basata     sull’utilizzo   di

combustibili fossili, e la conseguente liberazione in atmosfera di quantità sempre crescenti di CO2,

ci   sta   portando   sull’orlo   di   una   crisi   globale   senza   precedenti.   La   comunità   scientifica   è   ormai

praticamente unanime nel chiedere che l’aumento della temperatura media del pianeta sia limitato

a   2   gradi   per   evitare   conseguenze   irreversibili.   Su  entrambi   i   fronti   numerose   sono   le   iniziative

mondiali, e l’Unione Europea si è posta l’importante obiettivo di ridurre del 20 % le emissioni di

CO2, aumentare l’efficienza energetica del 20% e di portare al 20% la quota di energia prodotta da

fonti rinnovabili entro il 2020 – strategia nota come 20/20/20.



IL NOSTRO PROGETTO

Vogliamo   far   nascere   a   Monteveglio   un   grande   esperimento   di   riprogettazione   progressiva   del

territorio con l’obiettivo di adattarsi e cogliere le opportunità di uno scenario in cui le risorse naturali

ed   energetiche   saranno   meno   disponibili,   dando   al   contempo   il   nostro   concreto   contributo   alla

riduzione delle emissioni di gas serra. La considerazione di fondo è che è meglio essere preparati

per tempo al futuro che ci aspetta, cosa che ci consentirà anche di intercettare e godere di tante

nuove   opportunità   di   progresso   per   la   comunità.   E’  meglio   per   Monteveglio   che   la   nuova   zona

residenziale richieda bassi consumi energetici e che l’energia comunque necessaria provenga da

fonti   rinnovabili   e   produca   la   minor   quantità   possibile   di   emissioni   nocive.   In   questo   modo   le

bollette   di   chi   abiterà  in quelle   case  non   dipenderanno  da  impennate  improvvise   del   prezzo   del

petrolio o dalla chiusura dei metanodotti (rischio corso l’inverno scorso). È meglio per Monteveglio

ridurre la quantità di rifiuti prodotti e incentivare il riuso. Perché i costi di smaltimento – a carico

della comunità – sono sempre crescenti, mentre sempre più redditizio – per la comunità – sarà il

conferimento   del   materiale   riciclabile.   Ma   anche   perché   finita   l’epoca   della   crescità   senza   limiti,

forse  dovremmo   cominciare   a   porci   una   domanda:   i   consumi   bulimici   a   cui   siamo   abituati   sono

davvero fonte di felicità? O   invece   che sugli   oggetti,   non  dobbiamo  ricominciare   ad  investire   ad

esempio sulla qualità della vita e della relazioni tra le persone? Ed infine, è meglio per Monteveglio

aumentare il   consumo  di   prodotti  del   territorio   – riabituandoci   alla   loro  stagionalità, rinvigorire   lo

stato   di   salute   delle   nostre   aziende   agricole   ed   orientarle   verso   un’agricoltura   più   sostenibile   e

biologica. Perché, non sarà più possibile trasportare cibo fin qui dall’alta parte del mondo, e perché

allo   stesso   modo   un’agricoltura   basata   su   massicci  apporti   di   sostanze   chimiche   sempre   più

costose non sarà più sostenibile economicamente.


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Deliberazione n. 92 del        26/11/2009



Gli   enti   locali,   ed   i   comuni   in   particolare,   sono   il   livello   amministrativo   ideale   per   orientare   la

comunità di riferimento verso comportamenti sostenibili, attraverso la diffusione delle informazioni

e   la  crescita    della   consapevolezza,        ma   soprattutto    dando     il  buon   esempio      attraverso    gli  atti

amministrativi.   Non   si   può   predicare   il   risparmio   energetico   quando   l’edificio   del   Comune   è   un

colabrodo dal punto di vista dell’isolamento termico. Al contrario, evidenziare con esempi concreti

che     le  energie     alternative    sono    efficienti   e   vantaggiose      economicamente          rappresenta       uno

straordinario volano per la loro diffusione.

Ma   le   azioni   amministrative,   da   sole,   non   sono   sufficienti   ad   operare   la   trasformazione   di   cui

abbiamo bisogno. È necessario che l’intera comunità sia coinvolta e responsabilizzata.                             In questa

direzione opera il movimento delle Città di Transizione,   con  il   quale  sentiamo   di                    condividere   lo

scenario di riferimento (l’esaurimento delle risorse naturali ed il senso del limite dello sviluppo),  i

metodi (il coinvolgimento dal basso della comunità), gli obiettivi (rendere la propria comunità più

resiliente, ovvero più preparata al futuro che abbiamo descritto) e soprattutto l’approccio ottimistico

(nonostante la criticità del momento, nelle trasformazioni che verranno risiedono grandi opportunità

da cogliere per migliorare la qualità della vita di tutti i nostri cittadini).

È    quindi    naturale    che    tra  amministrazione        e   movimento       si  instauri   un    rapporto    di   stretta

collaborazione, pur nel rispetto e nella distinzione di ruoli e responsabilità reciproci. Un aspetto da

non     sottovalutare     è   che  le   Città   di   Transizione   in Italia   cominciano      ad   avere    una   crescente

attenzione da parte dei media in Italia e nel resto del mondo. Per la nostra comunità, essere parte

di   un   progetto   visibile   e   riconosciuto     pubblicamente       amplifica    il  livello  di  partecipazione     e   di

responsabilità, e questo meccanismo può diventare uno straordinario catalizzatore di energie.

Di fronte ai cambiamenti e alle sfide globali che cambieranno radicalmente il mondo in cui vivranno

i   nostri   figli   e   i   nostri   nipoti,   abbiamo   il   dovere   di   fare   tutto   ciò   che   è   possibile   perché   questi

cambiamenti siano governati e non subiti. Rimane un nostro obbligo morale quello di lasciare in

eredità   alle   generazione   future   un   mondo   che   sia   migliore   di   quello   che   abbiamo   ricevuto,   o

almeno di compiere ogni sforzo per cercare di riuscirci.”



Considerato   che   le   politiche   ambientali   sono   priorità   di   questa   amministrazione   e   che,             come

definito   nelle   linee   programmatiche   di   mandato   approvate   con   deliberazione   consiliare   n.54   del

29.7.2009, saranno alla base di ogni singola azione locale per lanciare una nuova idea di sviluppo

del territorio e di uno stile di vita che possa essere ambientalmente sostenibile e adottato da tutta

la popolazione;



Tenuto      conto   della   progressiva      indisponibilità    di  combustibili    fossili  dovuta     all’ormai   prossimo

raggiungimento del Picco del Petrolio (secondo numerosi studi già oltrepassato), e alla oggettiva

difficoltà   secondo   lo   stato   attuale   della   tecnologia   di   sostituire   l’attuale   fabbisogno   energetico

ottenuto da combustibili fossili con fonti rinnovabili;



Visti lo IEA Word Energy Outlook 2009 redatto dall’Agenzia Internazionale per l’energia dell’ONU e

il successivo IEA WEO 2010. nonchè le pubblicazioni e le raccomandazioni elaborate da numerosi

enti e associazioni internazionali, tra cui a titolo di esempio Unione Europea, Nazioni Unite, ASPO,

Post Carbon Institute, New Economics Foundation;



Visto il Rapporto Hirsch, commissionato nel 2005 dal Governo degli Stati Uniti, che definisce in 20

anni   l’anticipo   necessario   per   sviluppare   politiche  di   mitigazione   rispetto   ai   problemi   derivati   dal

picco del petrolio senza incorrere in conseguenze gravi e di lunga durata;



Considerato        che    un   economia       basata    sull’utilizzo   di  combustibili      fossili  e   la  conseguente

liberazione in atmosfera di quantità sempre crescenti di CO2, ci sta portando sull’orlo di una crisi

globale senza precedenti, che la comunità scientifica è ormai praticamente unanime nel chiedere

che   l’aumento   di   temperatura   media   globale   venga   limitato   a   2   gradi   per   evitare   conseguenze

irreversibili;

-  che l’attuale concentrazione di CO2 in atmosfera ha già superato le 350 ppm, considerato dai

climatologi il limite di sicurezza visto che negli ultimi 400.000 anni questa soglia non è mai stata

superata;


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Deliberazione n. 92 del        26/11/2009



Tenuto conto delle conclusioni dell’ International Panel on Climate Change dell’ONU in materia di

riscaldamento globale ed in particolare sull’analisi delle cause, previsioni sugli impatti e politiche di

mitigazione;



Viste le numerose le   iniziative   mondiali   per   il   contenimento  del riscaldamento globale, tra  cui   la

direttiva 2009/28/CE attraverso cui l’Unione Europea si è posta l’importante obiettivo di ridurre del

20 % le emissioni di CO2, aumentare l’efficienza energetica del 20% e di portare al 20% la quota

di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020 – il famoso 20/20/20;



Preso atto:

-   delle   strategie   elaborate  dal   Movimento   delle   Città   di Transizione   per   affrontare   i   problemi   del

Picco Del Petrolio e del Riscaldamento Globale a livello di comunità

- dei suggerimenti del Post Carbon Institute su come affrontare i problemi del Picco Del Petrolio e

del Riscaldamento Globale a livello di Amministrazioni Pubbliche;



Considerata   più   in   generale   l’incapacità   del   pianeta   di   fornire   risorse   (energetiche,   di   materie

prime,   agricole)   sufficienti   a   garantire   lo   sviluppo   illimitato   che   ha   caratterizzato   sia   la   nostra

economia;



Visto il DLGS 115/2008 in Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali

dell'energia      e  i  servizi   energetici     e  abrogazione       della   direttiva   93/76/CEE,       con   particolare

riferimento agli   Articoli   11 (Semplificazione   e   razionalizzazione   delle   procedure   amministrative   e

regolamentari),        12   (Efficienza     energetica     nel    settore    pubblico),    13    (Edilizia   pubblica),     14

(Apparecchiature e impianti per la pubblica amministrazione);



Vista   la   Legge   Regionale   n.26/04,   ed   in   particolare   l’art.   4   secondo   cui   “Compete   ai   comuni

provvedere, nel rispetto degli obiettivi generali e degli indirizzi di politica energetica regionale, alla

formulazione di programmi ed all’attuazione di progetti per la qualificazione energetica del sistema

urbano,   per   la   promozione   e   la   regolamentazione   dell'uso   razionale   dell'energia   e   del   risparmio

energetico negli edifici con particolare attenzione agli edifici comunali, per lo sviluppo degli impianti

di   produzione   e   distribuzione   dell'energia   derivante   da   fonti   rinnovabili   ed   assimilate   e   di   altri

interventi e servizi di interesse pubblico locale volti a sopperire alla domanda di energia utile degli

insediamenti       urbani,    comprese      le  reti  di  teleriscaldamento        e  l'illuminazione     pubblica,    anche

nell'ambito dei programmi di riqualificazione urbana previsti dalla legislazione vigente”;



Visto il Piano Energetico Regionale;



Visti lo Statuto e le finalità dell’Associazione “Monteveglio Città di Transizione”;



Visto   l’art.49   del   T.U.   Enti   Locali   approvato   con   d.lgs.   n.267/2000   e   dato   atto   che   la   presente

deliberazione èmero atto di indirizzo



Con voti favorevoli unanimi e palesi



                                                       D E L I B E R A



i seguenti indirizzi per l’attuazione delle politiche ambientali definite dalle linee programmatiche di

mandato approvate con deliberazione consiliare n.54/2009:



     •    Fuoriscita      dal    petrolio     e    dai    combustibili      fossili    come      politica    prioritaria    di

         quest’amministrazione,            attraverso     un    Piano     di   Decrescita       Energetica      che    renda

          Monteveglio un Comune “Post Carbon”



     •    Patrocinio   strategico   all’associazione   Monteveglio   Città   di   Transizione   di   cui   condivide   lo

         scenario di riferimento (l’esaurimento delle risorse energetiche ed il senso del limite dello


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Deliberazione n. 92 del       26/11/2009



         sviluppo),   i   metodi   (il   coinvolgimento   dal   basso   della   comunità),   gli   obiettivi   (rendere   la

         propria   comunità   più  resiliente,   ovvero   più   preparata   ad   futuro   a   bassa   disponibilità   di

         risorse   energetiche)   e   l’approccio   ottimistico   (nonostante   la   criticità   del   momento,   nelle

         trasformazioni       che   verranno   risiedono   grandi      opportunità     da   cogliere   per   migliorare    la

         qualità della vita di tutti i nostri cittadini).



     •    Attuazione   di   un   percorso   istituzionale   e   partecipato   per   la   dichiarazione   di   Monteveglio

         Città   di   Transizione,   che   preveda   il   coinvolgimento   diretto   dei   cittadini   ed   un   passaggio

         conclusivo in Consiglio Comunale



     •    Definizione di strumenti di misurazione delle emissioni di CO2 e di politiche di contenimento

         che vadano oltre i limiti definiti dalla Comunità Europea e che siano in linea con l’obiettivo

         globale delle 350 ppm



     •    Promuovere l’efficienza energetica degli edifici pubblici esistenti, attraverso l’attuazione di

         progetti   di   miglioramento   degli   involucri   e   l’installazione   di   impianti   fotovoltaici   e   solari

         termici, e di impegnarsi a realizzare esclusivamente nuovi edifici pubblici ad alta efficienza

         energetica



     •    Promuovere, di concerto con gli altri comuni coinvolti, la revisione del Regolamento Edilizio

         Urbanistico sovracomunale affinchè recepisca:

              o   il Dlgs   115/08

              o   L’atto di indirizzo regionale sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure

                   di certificazione energetica degli edifici (delibera 156/08), con particolare riferimento

                   agli art. 13, 14, 15

         impegnandosi a promuovere un ulteriore miglioramento di tali normative nel senso di una

         migliore efficienza energetica



     •    Promuovere       presso    l’Unione    dei   Comuni     l’individuazione     di  un   Energy     Manager,     con

         compiti di raccolta e nell'analisi dei dati sui consumi energetici, di promozione di progetti di

         sviluppo   di   energia   rinnovabile   e   dell'uso   efficiente   dell'energia   nelle   strutture   comunali

         associate e come fattore di promozione di tali azioni sul territorio



     •    Promuovere presso la cittadinanza la diffusione di energie rinnovabili attraverso:

              o   la creazione di uno Sportello Energia Sovracomunale in grado di orientare i cittadini

                  tra le diverse tecnologie presenti sul mercato e gli incentivi pubblici a disposizione

                   incontri pubblici informativi,

              o   il   supporto      ai   Gruppi     d’Acquisto      Fotovoltaico      e   Solare     Termico      costituiti

                   dell’associazione        Monteveglio       Città   di   Transizione      mediante       la   messa      a

                   disposizione      dell’Ufficio   Ambiente      come    punto    informativo     per   la  adesione      al

                   Gruppo e mediante la convocazione di un incontro pubblico informativo

              o   un   progetto   di   mappatura   dell’efficienza   energetica   degli   edifici   privati   attraverso

                   l’uso    di   Sistemi     Informativi     Territoriali   come      strumento       di  crescita     della

                   consapevolezza          e    di   diffusione     delle    energie      alternative,     sviluppato      in

                   collaborazione con l’Università di Venezia

              o   incontri pubblici informativi



     •    Promuovere presso la cittadinanza:

              o   la consapevolezza dei limiti di un’idea di sviluppo basata su risorse illimitate

              o   la    consapevolezza         della    necessità     di   riconvertire    un’economia        basata     sui

                   combustibili fossili e ad alto consumo di risorse non rinnovabili

              o   l’adozione di stili di vita sobri e sostenibili



     •    Incentivare politiche di riforestazione sul territorio come strumento di compensazione delle

         emissioni di CO2


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Deliberazione n. 92 del   26/11/2009



Letto, approvato e sottoscritto.



            IL PRESIDENTE                                   IL VICESEGRETARIO COMUNALE

       F.to RUSCIGNO DANIELE                                        F.to TRENTI MONICA



________________________________________________________________________________



                              CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE



Copia della presente viene pubblicata oggi all’Albo Pretorio del Comune per rimanervi 15 giorni

consecutivi.

Lì,



                                                      p. IL RESPONSABILE DEL 1^ SETTORE

                                                              F.to Dr. Paolo Dallolio



________________________________________________________________________________

Per copia conforme all’originale



Lì __________________________

                                                  IL RESPONSABILE SERVIZIO SEGRETERIA



                                                         _____________________________



                               ATTESTAZIONE DI ESECUTIVITA’



La presente deliberazione



    È   divenuta   esecutiva   il _______________   essendo   trascorsi   10  giorni   dalla   pubblicazione

    all’Albo Pretorio, ai sensi dell’art.134, comma 3, T.U.E.L.   approvato con D.Lgs. n. 267/00



    E’ immediatamente eseguibile, ai sensi ai sensi dell’art.134, comma 4, T.U.E.L.       approvato con

    D.Lgs. n.267/00.



                                                 p. IL RESPONSABILE DEL 1^ SETTORE

                                                            F.to Dr. Paolo Dallolio


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