Orto Sinergico

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sabato 23 novembre 2013

A quale Distretto Biologico siamo interessati !?




In questi giorni si stanno svolgendo le riunioni tecniche per far partire il primo Distretto Rurale Biologico d'Italia nel territorio Oglio Po.
Abbiamo partecipato entusiasti e favorevoli ai vari tavoli sia a Milano che a Casalmaggiore.
Ora si tratta di capire per chi viene fatto questo Distretto.
Se la volontà dei Piccoli Produttori Locali è quella di partecipare da protagonisti, siamo interessati a proseguire ed a sostenere il progetto, altrimenti, se questa partecipazione qualificata non cè ed il Distretto è stato pensato e sarà gestito in funzione dell'agroindustria, ci ritireremo di buon grado e continueremo sottotraccia a fare la nostra attività di sostegno dei piccoli, del locale e della qualità.

E' chiaro che con l'attuale numero ristretto di produttori bio non si vada molto lontano. I produttori storici sono una grande ricchezza per il territorio in termini di professionalità ed esperienza che deve essere sfruttata. Ecco allora l'importanza di coinvolgere il più possibile i piccoli produttori di vicinato ed anche i piccoli trasformatori senza caricarli di costi che, data la loro natura, non potranno mai permettersi.

Il Distretto deve essere visto come un'opportunità per quei piccoli agricoltori che, oggi, nell'agricoltura "tradizionale", non trovano più un reddito adeguato e che possano essere invogliati dal riconvertirsi totalmente al Bio se vedono una prospettiva di reddito di lungo termine.

Opportunità che non può non passare dall'organizzazione di una Piccola Distribuzione Organizzata, che senza finalità di lucro permetta a chi vende di essere remunerato per il proprio lavoro e a chi compra di acquistare prodotti di qualità locali ad un prezzo abbordabile (di cui il distretto si dovrebbe fare carico ed alla quale noi del Gasalasco stiamo lavorando da tempo).

Era una precisazione dovuta anche se naturale visto che chi conosce la realtà dei GAS sa perfettamente che l'attività dei Gruppi di Acquisto Solidale opera da sempre per incentivare e sostenere i piccoli, non certo le grandi aziende, che trovano il loro sbocco commerciale nella Grande distribuzione organizzata, proprio quella struttura da cui vogliamo sottrarci, visti i grandi danni economici, ambientali e sociali che provoca , slegando i Cittadini dal proprio territorio, desertificando i centri storici, e che, grazie all'importazione di prodotti di bassa qualità ed all'applicazione di prezzi ai produttori insufficienti a coprirne i costi, riesce ad offrire prodotti a basso prezzo.
 

venerdì 1 novembre 2013

DISTRETTO BIO OGLIO PO !

Distretto del Bio Oglio Po:
 il Gasalasco è pronto con Idee e Progetti


L'Associazione Gasalasco Oglio Po impegnata da anni nell'acquisto diretto e nella promozione dell'agricoltura biologica e dei prodotti a km zero è favorevolissima alla creazione nel territorio di un Distretto Rurale Biologico.
Dato che nel Piano del Distretto si dovranno prevedere attività per la promozione e commercializzazione dei prodotti, tutta l'attività svolta sul territorio dal Gasalasco entrano a pieno titolo come punto di riferimento iniziale importante.
In particolare per la promozione locale la Manifestazione “Ecofiera Oglio Po”, patrocinata anche dal GAL locale, che nel 2013 ha visto realizzata la seconda edizione a Casalmaggiore e che si occupa di promuovere il consumo locale di prodotti biologici, potrà essere utilizzata come vetrina da parte di tutte le aziende facenti parte del Distretto. Un Format già super collaudato e riconosciuto come Fiera di alta qualità, che ne ha visto anche il riconoscimento regionale rientrando nella Guida Eventi della Lombardia. L'Ecofiera è ipotizzabile possa essere realizzata in doppia edizione in primavera ed autunno non solo a Casalmaggiore, ma anche a Viadana (primo centro per numero di abitanti del''Oglio Po).
Per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti, oltre agli spacci aziendali presenti nelle aziende agricole, è auspicabile che venga incentivata la creazione di una Piccola Distribuzione Organizzata, che è il naturale sbocco dei prodotti di qualità locali, al fine di raggiungere un numero di consumatori finali consistente. A tal proposito il Gasalasco ha già in previsione l'apertura di uno “Spaccio Biologico Sfuso a Km zero” che grazie ad un contributo della Fondazione Cariplo sarà realizzato nel territorio. Il progetto dello Spaccio appare fatto apposta per creare quella filiera corta a km zero in grado di assicurare un buon profitto ai produttori senza dover passare da lunghe catene commerciali, che penalizzano da sempre i piccoli agricoltori e trasformatori. Elemento innovativo oltre alla distribuzione di prodotti bio è la caratteristica dello sfuso che permetterà a questo Spaccio di avere anche un alto valore in termini di sostenibilità ambientale riducendo alla fonte gli imballaggi attraverso l'utilizzo di contenitori riutilizzabili o riciclabili. Raccordandosi anche con il recente Programma nazionale di prevenzione rifiuti presentato dal Ministero dell'Ambiente che prevede incentivi per l’erogazione di prodotti alla spina.
Oltre alla Bottega che verrà realizzata nel Comune di Casalmaggiore è ipotizzabile in prospettiva un secondo punto vendita a Viadana ed un affiacamento a questi punti fissi dell'E-Commerce di cassette di prodotti quali frutta e verdura di stagione, ma anche di formaggi, miele, pasta e di tutto ciò che il territorio del Distretto sarà in grado di produrre. E-commerce che potrebbe essere un trampolino di lancio per fare sistema e proporsi anche all'estero con un marchio made in “Oglio Po Bio”, per sfruttare la domanda in continua crescita di prodotti di qualità italiani e compensare la riduzione dei consumi interni.
A tutto questo è importante che si lavori affinchè le Mense Scolastiche del Territorio, che solo a Casalmaggiore nella Scuola Pubblica può contare su numeri ragguardevoli (tra i 700 e i 900 pasti giornalieri), siano il primo naturale sbocco commerciale del Distretto Rurale.
Con gli ultimi provvedimenti presi dall'Amministrazione Casalasca, che su imput della Commissione Mensa e di alcuni soci del Gasalasco in particolare, ha introdotto la filiera corta ed il Km zero tra gli elementi discriminanti del Capitolato d'appalto per l'approvvigionamento del cibo, la Mensa Scolastica potrà diventare un punto di riferimento importante per tutto il territorio Oglio Po, da prendere come esempio virtuoso replicabile.
La Mensa Bio a Km zero affiancata ad attività di educazione alimentare per Genitori e Bambini durante l'anno scolastico potranno fare da tramite affinche la cultura del cibo sostenibile locale venga adottata anche in Famiglia. Fra l'altro nell'incontro tenuto al Pirellone a Milano di presentazione del Distretto sia l'Assessore regionale all'agricoltura Fava sia il Consigliere regionale Alloni hanno rimarcato l'interesse per l'introduzione di una normativa regionale che trasformi le Mense Scolastiche a km zero, come previsto dalle Linee Guida del Ministero della Salute e sapientemente applicate in anticipo a Casalmaggiore.