Orto Sinergico

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lunedì 31 dicembre 2012

2013: Terra ai Disoccupati dell'Oglio Po !!

La Crisi non finirà nel 2013. Non bisogna essere Nostradamus o un Economista per capirlo basta solo utilizzare il buon senso. Anche nel territorio Oglio Po le condizioni delle Aziende,  e di consegenza l'occupazione stanno peggiorando velocemente. Non si vedono spiragli di luce se non per chi si rivolge al mercato estero. Le politiche di auterity e il pareggio di bilancio richieste dall'Europa applicate in Grecia e Spagna portano al collasso. Chi rimane senza lavoro ha solo due possibilità: espatriare o dedicarsi alla Terra per produrre cibo in attesa di tempi migliori. Mentre le file alla Caritas si allungano per un pasto caldo ci sembra logico trovare soluzioni per ridare dignità a tutte quelle Persone e Famiglie che difficilmente riuciranno a rientrare nel mondo del lavoro. Fino a quando le Famiglie allargate riusciranno a mantenere i laureati a spasso? Fino a quando la pace sociale non si romperà per le difficoltà economiche di chi non riesce più a mantenere la propria Famiglia?
Dato che le Amministrazioni Locali sono impotenti di fronte a questa Crisi Epocale, che non è congiunturale, ma Sistemica, e che non possono fare politiche di sostegno all'Economia non avendo le risorse economiche per sostenere la valanga di Persone/Famiglie in difficoltà, potrebbero almeno fornire gratuitamente, a chi lo richiede, un pezzo di terra comunale per coltivare cibo, organizzare corsi sul saper fare per rendere i cittadini del territorio in parte autosufficienti da quel mercato che ormai stà collassando e che non è più in grado di creare ricchezza e sostentamento.
Sperando che di territorio fertile e produttivo ne sia rimasto dopo avere per anni fatto i bilanci comunali con gli oneri di urbanizzazione per costruire case, capannoni e centri commerciali, oggi in vendita o semi vuoti.
Certo altre sarebbero le soluzioni da adottare, in primis riprendendosi la Sovranità Monetaria senza creare debito pubblico, nazionalizzando le Banche e partendo dalla Banca d'Italia, abbandonare i patti di stabilità che in un periodo recessivo comportano solo il peggioramento della situazione, ricominciare a produrre localmente il necessario per vivere senza importarlo dall'altra parte del Mondo. Tutte cose risapute, ma di cui la politica nazionale e sovrannazionale non vuol sentir parlare. 
In attesa che queste scelte vengano fatte a furor di popolo, cerchiamo almeno di lenire le difficoltà sempre maggiori di una grande fetta della popolazione residente prima che sia troppo tardi.

sabato 8 dicembre 2012

LA TRANSIZIONE DELLE COMUNITA' LOCALI

L'ennesima aggressione nei confronti di un Amministratore del nostro territorio Oglio Po, che ormai si ripete costantemente con allarmante progressione e che vede anche i servizi sociali in prima linea testimoni di continue manifestazioni di violenza provano ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che la Crisi non è più relegata ad una percentuale fisiologica della Popolazione residente, ma sta progressivamente coinvolgendo sempre maggiori strati della Comunità.Esattamente un mese fa avevamo fatto un appello pubblico, come Associazione Gasalasco,  e inviato una comunicazione via mail a tutti gli Amministratori Pubblici invitandoli a partecipare e sostenere l'incontro "La Rivoluzione Dolce della Transizione" tenutasi il 17 Novembre a Casalmaggiore; su circa 40 Amministratori dell'Oglio Po nessuno ha risposto, nessuno ci ha contattato per capire di cosa si trattasse. Eppure già centinaia di Comunità nel Mondo stanno affrontando la Crisi in questo modo.
L'unico modo per riportare serenità nel territorio non è certo quello di ampliare l'assistenza economica a pioggia, visto che le risorse in parte non ci sono ed in parte il governo centrale non è più disposto a girarle ai Comuni, ma di fare in modo che le Persone e le Famiglie capiscano che la sorte dei nostri vicini è anche la nostra, senza distinzione di classe sociale.
Creare consapevolezza che questa crisi è strutturale e non passeggera, che la crescita economica vissuta negli ultimi trent'anni grazie al petrolio a buon mercato e all'indebitamento degli Stati e dei privati non potrà più tornare è forse il compito principale che le Amministrazioni devono assumersi per preparare la Popolazione ai cambiamenti che verranno.
Non è più il tempo solo degli Orti sociali per pensionati o persone con disagio mentale, ma occorre ripensare la gestione del territorio incentivando l'incontro diretto tra agricoltori e consumatori, la protezione del suolo dalla cementificazione selvaggia che lascia capannoni e case vuote, favorendo la produzione e il consumo di cibo locale dando ai cittadini organizzati in gruppi/associazioni, in comodato d'uso, territorio comunale da coltivare per assicurare una parziale autosufficienza alimentare e un risparmio alle Famiglie  in difficoltà o che vogliono essere autonome dal "mercato".
L'introduzione e incentivazione di nuove pratiche agricole a basso consumo di energia,  di "monete complementari" che permettano alle risorse di rimanere sul territorio creando un sistema di scambi organizzato e riconosciuto dalle istituzioni locali, la promozione di una mobilità alternativa con l'uso massiccio della bicicletta e la condivisione dell'auto attraverso servizi di Car sharing, la coibentazione delle case per abbattere il consumo di energie non rinnovabili inquinanti sono solo alcune delle iniziative che si posso prendere per attenuare il disagio sociale incombente, consapevoli che la Transizione verso una nuova economia sarà lunga.
La sensazione di disastro imminente con la continua crisi dei Paesi ancorati all'Euro e le politiche nazionali di austerità imposte da enti sovrannazionali che si stà abbattendo sulla nostra quotidianità e sulle quali individualmente e come Comunità locale non  abbiamo grandi capacità di influenza non ci possono lasciare impietriti in attesa dell'inevitabile, ma consapevoli che solo sul locale, qualsiasi cosa accadrà, potremo trovare le risorse e le capacità che ci permetteranno di superare ogni difficoltà dobbiamo fin d'ora autorganizzarci. Speriamo che, al più presto, anche chi è chiamato a gestire la cosa pubblica senta questa responsabilità ed agisca di conseguenza con l'aiuto dei media locali, quali radio, tv e quotidiani, che divulgando puntualmente tutte le iniziative di Transizione permetteranno alla popolazione non solo di conoscere ma anche di partecipare attivamente in prima persona.

martedì 4 dicembre 2012

164 SOGNATORI !!!

Dipendenti Pubblici e Privati, Insegnanti, Imprenditori Piccoli e Grandi, Professionisti, Casalinghe e Disoccupati è questo il Gruppo di Centosessantaquattro soci del Gasalasco, Famiglie e Persone, residenti in tutto l'Oglio Po, che pensano che un'altro Mondo ed un'Altra Economia sia possibile e cercano di realizzarla insieme. 
E' stato un anno intenso pieno di impegni: dagli incontri sul territorio per farsi conoscere alle visite domenicali presso i produttori biologici locali, dai corsi sul saper fare saponi e detersivi al baratto di vestiti e accesori femminili,  dall'Ecofiera Oglio Po alla Rivoluzione Dolce della Transizione, il Gas Fotovoltaico e tanti acquisti di cibo a km zero bio, Ecofeste, Pannolini Compostabili nell'umido e proposte di Mobilità sostenibile, interviste su RC29 e Telecolor.
Tanto si è fatto e tanto si dovrà fare nel prossimo futuro perchè sempre più Persone possano conoscere il Gasalasco e tutte le attività che si possono fare insieme per ricostruire una Comunità Locale Resiliente pronta ad affrontare i grandi problemi che questa società dei consumi e della crescita infinita ormai al capolinea porterà e stà portando alle Famiglie e sul Territorio.
Economia Locale, Autoproduzione, Gruppo di Acquisto, Corsi, Banca del Tempo, Ecofiera, Transizione, Moneta Complementare Locale, Sede e punti di distribuzione capillari sul territorio, Portale Internet, Orto Condiviso, Car Sharing e chi più ne ha più ne metta, queste sono le sfide da realizzare nel 2013. Certo non da soli ma con tante altre Persone, che siamo convinti si uniranno a noi, perchè è sempre maggiore la consapevolezza che bisogna cambiare il proprio stile di vita e rilocalizzare le nostre scelte di consumo.
Abbiamo incontrato tanti Amministratori Locali nel nostro viaggio, da Casalmaggiore a Viadana, da Commessaggio a Rivarolo del Re, da San Giovanni in Croce a Scandolara Ravara, Calvatone a Colorno e tanti altri; chissa che qualcuno di loro decida di collaborare con noi per permettere ai propri cittadini e al territorio di loro competenza di trovare una soluzione alternativa a questa Crisi.
E' finito il tempo della Speranza fine a se stessa e di quella luce in fondo al tunnel che non arriva mai, rimbocchiamoci le maniche ed insieme costruiamo il nostro Futuro !!







 

mercoledì 21 novembre 2012

DOPO L'INCONTRO DI SABATO SULLA TRANSIZIONE:

 

Sabato 17 circa una ventina di Persone hanno partecipato alla "Rivoluzione Dolce della Transizione". Quattro ore a parlare di Picco del Petrolio e di Cambiamenti Climatici. Grandi Problemi che impatteranno fortemente sul nostro modo di vivere. Dei presenti, che ringraziamo, molti torneranno a fare la vita di prima, qualcuno forse comincerà a pensare di fare qualcosa INSIEME prima che sia troppo tardi.

Nel frattempo esce una notizia oggi



e gira su internet l'intervista al sociologo Baumann a LETTERA43 che consigliamo di leggere per intero qui


nella quale si può leggere tra le altre cose: 
 
LE DUE VIE PER USCIRE DALLA CRISI. Sulla crisi attuale, l'uomo che ha vissuto molto vede nero. Ma, da sociologo, è molto lineare e lascia la porta aperta. «Ci sono due possibilità», spiega a Lettera43.it. «O, come è già successo nella storia, l'umanità cambia rotta e, per sopravvivere, imbocca una strada alternativa alla crescita» oppure, se l'homo consumens non accetterà, con sacrificio, di tornare indietro, «la natura prenderà il sopravvento e sarà la guerra di tutti contro tutti per la redistribuzione delle risorse».

Per chi vuole approfondire:

 LA GUIDA "POST CARBON CITIES"



domenica 18 novembre 2012

PROSSIMI APPUNTAMENTI:


 




SABATO 24 NOVEMBRE
Corso Saponi e Detersivi Autoprodotti
seconda edizione
con Elisa Nicoli
mattino e/o pomeriggio
Vicoboneghisio di Casalmaggiore
per info e iscrizioni gasalasco@yahoo.it


Conferenza dei Presidenti FIAB 2012 - La crescita efficace.
inoltre saremo presenti a Cremona alla Conferenza dei Presidenti Associazione Nazionale amici della Bicicletta a Presentare il nostro progetto 100 BICI X 100 FAMIGLIE

giovedì 15 novembre 2012

Arriva la Rivoluzione !!!

 
Mentre in tutta Italia ed Europa scoppiano disordini contro le manovre di austerity imposte dalla TROIKA (BCE, Fondo Monetario e  Commissione Europea) che stanno facendo collassare in pochi mesi l'economia reale provocando il crollo dei consumi e l'aumento vertiginoso della disoccupazione, disordini che preannunciano una Rivoluzione e Guerra civile prossima ventura man in mano che la crisi peggiorerà (Grecia docet), nell'Oglio Po e precisamente a Casalmaggiore si pensa a fare una Rivoluzione Dolce.
L'esuarimento delle Risorse ed i Cambiamenti Climatici sono i veri problemi che dovremo affrontare nei prossimi anni. Problemi ai quali ogni Comunità dovrà rispondere facendo leva sulle caratteristiche del proprio territorio. 
Passeremo attraverso una Transizione da una economia energivora fortemente dipendente dal petrolio a buon mercato ad una economia basata sulla Decrescita Energetica.
La diffusione di Monete Locali negli scambi commerciali, di tecniche di coltivazione alternative quali la Permacultura in agricoltura, il consumo e l'incentivazione di Prodotti Locali, il Riuso, Recupero e Riutilizzo dei materiali, una mobilità sostenibile attraverso l'utilizzo quotidiano della bicicletta, la condivisione dei mezzi di trasporto attraverso il car sharing ed il trasporto pubblico sono solo alcuni esempi di come nel mondo le Città di Transizione stanno cercando di attutire e superare positivamente la Crisi Strutturale che ci stà investendo.
Mentre tutti i governi del Mondo sono impegnati a risolvere solo la crisi finanziaria esentando dal fallimento il settore bancario e scaricandone i costi sulla collettività attraverso inflazione e tassazione, le Comunità Locali formate dai cittadini residenti devono FARE DA SOLI e costruire insieme un'alternativa sostenibile Resiliente per evitare di farsi trovare impreparati all'inevitabile limite di sfruttamento delle risorse non rinnovabili che presto investirà questo sistema basato sulla Crescita illimitata del PIL e che ormai si riscontra soltanto nei Paesi "emergenti".
Nella consapevolezza che non c'è tempo da perdere e che la politica arriverà comunque in ritardo nell'indirizzare la Società civile verso un Sistema sostenibile e resiliente (visti anche gli enormi interessi economici in gioco) vi invitiamo a partecipare in prima Persona all'incontro organizzato dall'ASSOCIAZIONE GASALASCO OGLIO PO che si terrà 

SABATO 17 NOVEMBRE 2012
"LA RIVOLUZIONE DOLCE DELLA TRANSIZIONE" 
dalle ore 15:00 presso la Fondazione Santa Chiara a Casalmaggiore (CR)
(5 euro per rimborso spese)






lunedì 12 novembre 2012

L'OGLIO PO COME MONTEVEGLIO !!

 
Vi lasciamo qui sotto la delibera del Comune di Monteveglio (BO) sulla Transizione e Post Carbon, Fa un pò impressione leggere tanta saggezza e lungimiranza in una giunta (in evidenza le parti più importanti) :



C O P I A DELL’ORIGINALE



                             COMUNE DI MONTEVEGLIO

                                     Provincia di BOLOGNA



DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 92                     DEL 26/11/2009.


OGGETTO:        INDIRIZZI     PER    L’ATTUAZIONE        DELLE     POLITICHE       AMBIENTALI

LOCALI


       L’anno   duemilanove,  il   giorno   ventisei   del   mese   di  Novembre   alle   ore   15:30   nella   Sede

Comunale, convocata dal Sindaco, ai sensi dell’art. 50, comma 2, del D.Lgs. 18.8.2000, n. 267 si è

riunita la Giunta Comunale.


       All’appello risultano:


RUSCIGNO DANIELE                        SINDACO                Presente

ZAGNONI KATIA                           ASSESSORE              Assente

BALDINI LORENZO                         ASSESSORE              Presente

FONDA UMBERTO                           ASSESSORE              Presente

NANNI LAURA                             ASSESSORE              Presente


       Partecipa il Vicesegretario Comunale TRENTI MONICA


       Il   Sindaco   RUSCIGNO   DANIELE,   essendo   legale   il   numero   degli   intervenuti,   assume   la

presidenza e dichiara aperta la seduta.


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Deliberazione n. 92 del        26/11/2009



                                               LA GIUNTA COMUNALE



Udita la relazione dell’assessore all’Ambiente Fonda:

Ambiente,   agricoltura,   energia:   il   futuro   ricomincia   da   qui.   Le   politiche   ambientali   saranno alla base di ogni singola azione locale per lanciare una nuova idea di sviluppo del territorio ed uno stile di vita che possa essere ambientalmente sostenibile e adottato da tutta la popolazione”. Comincia così il capitolo 4 delle linee programmatiche della nostra amministrazione. Si tratta di una vera e propria direttiva strategica per lo sviluppo nella nostra comunità.
Per   perseguire   politiche   virtuose   non   basta   mettere  in   campo   singole   azioni   amministrative.   È necessario   avere   il   senso   dello   scenario   in   cui   queste   misure   si   inseriscono   e   una   visione   di prospettiva su come si immagina la propria comunità nel futuro.   Molto   spesso  le   singole   azioni, anche virtuose, che un cittadino o un’amministrazione compie sono fatte in nome di un generico“rispetto dell’ambiente”, ma vale la pena capire meglio cosa questo significa e in quale contesto sicolloca.



LA DISPONIBILITÀ DI RISORSE


Siamo convinti infatti che gli anni che ci attendono saranno sostanzialmente diversi da quelli che ci siamo lasciati   alle   spalle. Il   punto di   svolta   è   l’incapacità   ormai  dimostrata   del   pianeta   di   fornire risorse   (energia,   materie   prime,   agricoltura...)   sufficienti   a   garantire   lo   sviluppo   illimitato   che  ha caratterizzato sia la nostra economia sia l’idea stessa che ognuno di noi ha avuto fino ad ora del futuro.



IL RISCALDAMENTO GLOBALE


L’altra    faccia    del   problema      è   il  riscaldamento globale.  Un’economia        basata  sull’utilizzo   di combustibili fossili, e la conseguente liberazione in atmosfera di quantità sempre crescenti di CO2, ci   sta   portando   sull’orlo   di   una   crisi   globale   senza   precedenti.   La   comunità   scientifica   è   ormai praticamente unanime nel chiedere che l’aumento della temperatura media del pianeta sia limitato a   2 gradi   per   evitare  conseguenze   irreversibili.   Su  entrambi   i   fronti   numerose  sono   le   iniziative mondiali, e l’Unione Europea si è posta l’importante obiettivo di ridurre del 20 % le emissioni di CO2, aumentare l’efficienza energetica del 20% e di portare al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020 – strategia nota come 20/20/20.



IL NOSTRO PROGETTO

Vogliamo   far   nascere   a   Monteveglio   un   grande   esperimento   di   riprogettazione   progressiva   del territorio con l’obiettivo di adattarsi e cogliere le opportunità di uno scenario in cui le risorse naturali ed energetiche   saranno   meno   disponibili,   dando   al   contempo   il   nostro   concreto   contributo   alla riduzione delle emissioni di gas serra. La considerazione di fondo è che è meglio essere preparati per tempo al futuro che ci aspetta, cosa che ci consentirà anche di intercettare e godere di tante nuove   opportunità   di   progresso   per   la   comunità.   E’  meglio   per   Monteveglio   che   la   nuova   zona residenziale richieda bassi consumi energetici e che l’energia comunque necessaria provenga da fonti   rinnovabili   e   produca   la   minor   quantità   possibile   di   emissioni   nocive.   In   questo   modo   le bollette   di   chi   abiterà  in quelle   case  non   dipenderanno  da  impennate  improvvise   del   prezzo   del petrolio o dalla chiusura dei metanodotti (rischio corso l’inverno scorso). È meglio per Monteveglio ridurre la quantità di rifiuti prodotti e incentivare il riuso. Perché i costi di smaltimento – a carico della comunità – sono sempre crescenti, mentre sempre più redditizio – per la comunità – sarà il conferimento   del   materiale   riciclabile.   Ma   anche   perché   finita   l’epoca   della   crescità   senza   limiti, forse  dovremmo   cominciare   a porci   una   domanda:   i   consumi   bulimici   a   cui   siamo   abituati   sono davvero fonte di felicità? O   invece   che sugli   oggetti,   non  dobbiamo  ricominciare   ad  investire   ad esempio sulla qualità della vita e della relazioni tra le persone? Ed infine, è meglio per Monteveglio aumentare il   consumo  di   prodotti  del territorio   – riabituandoci   alla   loro  stagionalità, rinvigorire   lo stato   di   salute   delle   nostre   aziende   agricole   ed   orientarle   verso   un’agricoltura   più   sostenibile   e biologica. Perché, non sarà più possibile trasportare cibo fin qui dall’alta parte del mondo, e perché allo   stesso   modo   un’agricoltura   basata   su   massicci  apporti   di   sostanze   chimiche   sempre   più costose non sarà più sostenibile economicamente.


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Deliberazione n. 92 del        26/11/2009


Gli   enti   locali,   ed   i   comuni   in   particolare,   sono   il   livello   amministrativo   ideale   per   orientare   la comunità di riferimento verso comportamenti sostenibili, attraverso la diffusione delle informazioni e   la crescita    della   consapevolezza,        ma   soprattutto    dando     il  buon   esempio      attraverso    gli  atti
amministrativi.   Non   si   può   predicare   il   risparmio   energetico   quando   l’edificio   del   Comune   è un colabrodo dal punto di vista dell’isolamento termico. Al contrario, evidenziare con esempi concreti che le  energie     alternative    sono    efficienti   e   vantaggiose economicamente rappresenta uno straordinario volano per la loro diffusione.

Ma   le   azioni   amministrative,   da   sole,   non   sono   sufficienti   ad   operare   la   trasformazione   di   cui abbiamo bisogno. È necessario che l’intera comunità sia coinvolta e responsabilizzata.In questa direzione opera il movimento delle Città di Transizione,   con  il   quale  sentiamo   di  condividere   lo scenario di riferimento (l’esaurimento delle risorse naturali ed il senso del limite dello sviluppo),  i metodi (il coinvolgimento dal basso della comunità), gli obiettivi (rendere la propria comunità più resiliente, ovvero più preparata al futuro che abbiamo descritto) e soprattutto l’approccio ottimistico (nonostante la criticità del momento, nelle trasformazioni che verranno risiedono grandi opportunità da cogliere per migliorare la qualità della vita di tutti i nostri cittadini).

È    quindi    naturale    che    tra  amministrazione e movimento si  instauri   un    rapporto    di stretta collaborazione, pur nel rispetto e nella distinzione di ruoli e responsabilità reciproci. Un aspetto da non     sottovalutare     è   che  le   Città   di   Transizione   in Italia   cominciano      ad   avere    una   crescente
attenzione da parte dei media in Italia e nel resto del mondo. Per la nostra comunità, essere parte di   un   progetto   visibile   e   riconosciuto     pubblicamente       amplifica    il  livello  di  partecipazione     e   di responsabilità, e questo meccanismo può diventare uno straordinario catalizzatore di energie.

Di fronte ai cambiamenti e alle sfide globali che cambieranno radicalmente il mondo in cui vivranno i   nostri   figli   e   i   nostri   nipoti,   abbiamo   il   dovere   di   fare   tutto   ciò   che   è   possibile   perché   questi cambiamenti siano governati e non subiti. Rimane un nostro obbligo morale quello di lasciare in eredità   alle   generazione   future   un   mondo   che   sia   migliore   di   quello   che   abbiamo   ricevuto,   o almeno di compiere ogni sforzo per cercare di riuscirci.”


Considerato   che   le   politiche   ambientali   sono   priorità   di   questa   amministrazione   e   che, come definito   nelle   linee   programmatiche   di   mandato   approvate   con   deliberazione   consiliare   n.54   del
29.7.2009, saranno alla base di ogni singola azione locale per lanciare una nuova idea di sviluppo del territorio e di uno stile di vita che possa essere ambientalmente sostenibile e adottato da tutta la popolazione;
Tenuto      conto   della   progressiva      indisponibilità    di  combustibili    fossili  dovuta     all’ormai prossimo raggiungimento del Picco del Petrolio (secondo numerosi studi già oltrepassato), e alla oggettiva difficoltà   secondo   lo   stato   attuale   della   tecnologia   di   sostituire   l’attuale   fabbisogno   energetico
ottenuto da combustibili fossili con fonti rinnovabili;

Visti lo IEA Word Energy Outlook 2009 redatto dall’Agenzia Internazionale per l’energia dell’ONU e
il successivo IEA WEO 2010. nonchè le pubblicazioni e le raccomandazioni elaborate da numerosi enti e associazioni internazionali, tra cui a titolo di esempio Unione Europea, Nazioni Unite, ASPO, Post Carbon Institute, New Economics Foundation;
Visto il Rapporto Hirsch, commissionato nel 2005 dal Governo degli Stati Uniti, che definisce in 20 anni   l’anticipo   necessario   per   sviluppare   politiche  di   mitigazione   rispetto   ai   problemi   derivati   dalpicco del petrolio senza incorrere in conseguenze gravi e di lunga durata;
Considerato        che    un   economia       basata    sull’utilizzo   di  combustibili      fossili  e   la  conseguente
liberazione in atmosfera di quantità sempre crescenti di CO2, ci sta portando sull’orlo di una crisi globale senza precedenti, che la comunità scientifica è ormai praticamente unanime nel chiedere che   l’aumento   di   temperatura   media   globale   venga   limitato   a   2   gradi   per   evitare   conseguenze irreversibili;
-  che l’attuale concentrazione di CO2 in atmosfera ha già superato le 350 ppm, considerato dai climatologi il limite di sicurezza visto che negli ultimi 400.000 anni questa soglia non è mai stata superata;
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Deliberazione n. 92 del        26/11/2009

Tenuto conto delle conclusioni dell’ International Panel on Climate Change dell’ONU in materia di riscaldamento globale ed in particolare sull’analisi delle cause, previsioni sugli impatti e politiche dimitigazione;

Viste le numerose le   iniziative   mondiali   per   il   contenimento  del riscaldamento globale, tra  cui   la direttiva 2009/28/CE attraverso cui l’Unione Europea si è posta l’importante obiettivo di ridurre del 20 % le emissioni di CO2, aumentare l’efficienza energetica del 20% e di portare al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020 – il famoso 20/20/20;

Preso atto:
-   delle   strategie   elaborate  dal   Movimento   delle   Città   di Transizione   per   affrontare   i   problemi   del Picco Del Petrolio e del Riscaldamento Globale a livello di comunità
- dei suggerimenti del Post Carbon Institute su come affrontare i problemi del Picco Del Petrolio e del Riscaldamento Globale a livello di Amministrazioni Pubbliche;
Considerata   più   in   generale   l’incapacità   del   pianeta   di   fornire   risorse   (energetiche,   di   materie
prime,   agricole)   sufficienti   a   garantire   lo   sviluppo   illimitato   che   ha   caratterizzato   sia   la   nostra
economia;
Visto il DLGS 115/2008 in Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia      e  i  servizi   energetici     e  abrogazione       della   direttiva   93/76/CEE,       con  particolare riferimento agli   Articoli   11 (Semplificazione   e   razionalizzazione   delle   procedure   amministrative   e regolamentari), 12   (Efficienza     energetica     nel    settore    pubblico),    13    (Edilizia   pubblica),     14 (Apparecchiature e impianti per la pubblica amministrazione);

Vista   la   Legge   Regionale   n.26/04,   ed   in   particolare   l’art.   4   secondo   cui   “Compete   ai  comuni provvedere, nel rispetto degli obiettivi generali e degli indirizzi di politica energetica regionale, alla
formulazione di programmi ed all’attuazione di progetti per la qualificazione energetica del sistema urbano,   per   la   promozione   e   la   regolamentazione   dell'uso   razionale   dell'energia   e   del   risparmio
energetico negli edifici con particolare attenzione agli edifici comunali, per lo sviluppo degli impianti
di   produzione   e   distribuzione   dell'energia   derivante   da   fonti   rinnovabili   ed   assimilate   e   di   altri
interventi e servizi di interesse pubblico locale volti a sopperire alla domanda di energia utile degli insediamenti       urbani,    comprese      le  reti  di  teleriscaldamento        e  l'illuminazione     pubblica,  anchenell'ambito dei programmi di riqualificazione urbana previsti dalla legislazione vigente”;


Visto il Piano Energetico Regionale;


Visti lo Statuto e le finalità dell’Associazione “Monteveglio Città di Transizione”;


Visto   l’art.49   del   T.U.   Enti   Locali   approvato   con   d.lgs.   n.267/2000   e   dato   atto   che   la   presente

deliberazione èmero atto di indirizzo


Con voti favorevoli unanimi e palesi



                                                       D E L I B E R A



i seguenti indirizzi per l’attuazione delle politiche ambientali definite dalle linee programmatiche di

mandato approvate con deliberazione consiliare n.54/2009:

 • Fuoriscita dal petrolio e dai combustibili fossili    come      politica    prioritaria    di quest’amministrazione, attraverso un Piano di Decrescita       Energetica      che    renda Monteveglio un Comune “Post Carbon”

•    Patrocinio   strategico   all’associazione   Monteveglio   Città   di   Transizione   di   cui   condivide   lo scenario di riferimento (l’esaurimento delle risorse energetiche ed il senso del limite dello sviluppo),   i   metodi   (il   coinvolgimento   dal   basso   della   comunità),   gli   obiettivi   (rendere   la propria   comunità   più  resiliente,   ovvero   più   preparata   ad   futuro   a   bassa   disponibilità   di risorse   energetiche)   e   l’approccio   ottimistico   (nonostante   la   criticità   del   momento, nelle     trasformazioni che   verranno   risiedono   grandi      opportunità  da   cogliere   per   migliorare    la qualità della vita di tutti i nostri cittadini).
• Attuazione di un percorso istituzionale e partecipato per la   dichiarazione   di   Monteveglio Città   di   Transizione,   che   preveda   il   coinvolgimento   diretto   dei   cittadini   ed   un   passaggio conclusivo in Consiglio Comunale



     •    Definizione di strumenti di misurazione delle emissioni di CO2 e di politiche di contenimento

         che vadano oltre i limiti definiti dalla Comunità Europea e che siano in linea con l’obiettivo

         globale delle 350 ppm



     •    Promuovere l’efficienza energetica degli edifici pubblici esistenti, attraverso l’attuazione di

         progetti   di   miglioramento   degli   involucri   e   l’installazione   di   impianti   fotovoltaici   e   solari

         termici, e di impegnarsi a realizzare esclusivamente nuovi edifici pubblici ad alta efficienza

         energetica



     •    Promuovere, di concerto con gli altri comuni coinvolti, la revisione del Regolamento Edilizio

         Urbanistico sovracomunale affinchè recepisca:

              o   il Dlgs   115/08

              o   L’atto di indirizzo regionale sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure

                   di certificazione energetica degli edifici (delibera 156/08), con particolare riferimento

                   agli art. 13, 14, 15

         impegnandosi a promuovere un ulteriore miglioramento di tali normative nel senso di una

         migliore efficienza energetica



     •    Promuovere       presso    l’Unione    dei   Comuni     l’individuazione     di  un   Energy     Manager,     con

         compiti di raccolta e nell'analisi dei dati sui consumi energetici, di promozione di progetti di

         sviluppo   di   energia   rinnovabile   e   dell'uso   efficiente   dell'energia   nelle   strutture   comunali

         associate e come fattore di promozione di tali azioni sul territorio



     •    Promuovere presso la cittadinanza la diffusione di energie rinnovabili attraverso:

              o   la creazione di uno Sportello Energia Sovracomunale in grado di orientare i cittadini

                  tra le diverse tecnologie presenti sul mercato e gli incentivi pubblici a disposizione

                   incontri pubblici informativi,

              o   il   supporto      ai   Gruppi     d’Acquisto      Fotovoltaico      e   Solare     Termico      costituiti

                   dell’associazione        Monteveglio       Città   di   Transizione      mediante       la   messa      a

                   disposizione      dell’Ufficio   Ambiente      come    punto    informativo     per   la  adesione      al

                   Gruppo e mediante la convocazione di un incontro pubblico informativo

              o   un   progetto   di   mappatura   dell’efficienza   energetica   degli   edifici   privati   attraverso

                   l’uso    di   Sistemi     Informativi     Territoriali   come      strumento       di  crescita     della

                   consapevolezza          e    di   diffusione     delle    energie      alternative,     sviluppato      in

                   collaborazione con l’Università di Venezia

              o   incontri pubblici informativi



     •    Promuovere presso la cittadinanza:

              o   la consapevolezza dei limiti di un’idea di sviluppo basata su risorse illimitate

              o   la    consapevolezza         della    necessità     di   riconvertire    un’economia        basata     sui

                   combustibili fossili e ad alto consumo di risorse non rinnovabili

              o   l’adozione di stili di vita sobri e sostenibili



     •    Incentivare politiche di riforestazione sul territorio come strumento di compensazione delle

         emissioni di CO2


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Deliberazione n. 92 del   26/11/2009



Letto, approvato e sottoscritto.



            IL PRESIDENTE                                   IL VICESEGRETARIO COMUNALE

       F.to RUSCIGNO DANIELE                                        F.to TRENTI MONICA



________________________________________________________________________________



                              CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE



Copia della presente viene pubblicata oggi all’Albo Pretorio del Comune per rimanervi 15 giorni

consecutivi.

Lì,



                                                      p. IL RESPONSABILE DEL 1^ SETTORE

                                                              F.to Dr. Paolo Dallolio



________________________________________________________________________________

Per copia conforme all’originale



Lì __________________________

                                                  IL RESPONSABILE SERVIZIO SEGRETERIA



                                                         _____________________________



                               ATTESTAZIONE DI ESECUTIVITA’



La presente deliberazione



    È   divenuta   esecutiva   il _______________   essendo   trascorsi   10  giorni   dalla   pubblicazione

    all’Albo Pretorio, ai sensi dell’art.134, comma 3, T.U.E.L.   approvato con D.Lgs. n. 267/00



    E’ immediatamente eseguibile, ai sensi ai sensi dell’art.134, comma 4, T.U.E.L.       approvato con

    D.Lgs. n.267/00.



                                                 p. IL RESPONSABILE DEL 1^ SETTORE

                                                            F.to Dr. Paolo Dallolio