Orto Sinergico

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mercoledì 15 febbraio 2012

PERCHE' ISCRIVERSI ?

Potremmo parlarne per ore, ma cercheremo di sintetizzare... 




Una scelta Salutare:

Dice il detto, Basta la Salute! 
Possiamo avere tutti i beni che vogliamo: case grandi, auto di lusso, vestiti firmati, cellulari alla moda, vacanze esotiche, Ma se manca la Salute il resto non conta, perde di ogni significato. E al di la della fortuna di chi vive a lungo e senza acciacchi grazie al suo DNA, molto dipende dalle nostre abitudini: attività fisica e alimentazione. Certo è che se mi nutro bene, ma con cibo contaminato non ottengo grandi risultati. Purtroppo, oggi, non è facile mangiare bene, perchè l'agricoltura e l'allevamento, per essere produttivi e competitivi, utilizzano molte sostanze chimiche che arrivano fino alla nostra tavola. Basta andare in qualsiasi allevamento per capire che cè qualcosa che non va nel processo produttivo (animali macellati dopo sessanta giorni di vita, rinchiusi in capannoni, uno sull'altro, e imbottiti di farmaci per resistere).  Potremmo fare migliaia di esempi. Aver trasformato l'agricoltura in industria ci ha permesso di disporre di grandi quantità di cibo a discapito della qualità, sempre più scadente. Siamo sovrappeso e sempre più dipendenti dai farmaci.

Cosè questo Biologico!
Ormai è diventato un business. Una bella pennellata di colore verde sulla confezione ed il gioco è fatto. Ci sono tante truffe in giro e dobbiamo vigilare. Anche la grande distribuzione l'ha scoperto, si chiama segmentazione del mercato: clienti diposti a spendere di più.
Il biologico non è altro che produrre come una volta quando un pomodoro sapeva di pomodoro e un bicchier di latte sapeva di latte !
Riscoprire il gusto delle cose buone e sane che fanno star bene, questo è il biologico e null'altro. 
Possiamo anche non chiamarlo biologico, ma cibo naturale. 

Non me lo posso permettere!
Certo il cibo buono costa di più perchè è meno produttivo. Non è perfetto nell'immagine, ma la natura è diversità e imperfezione. Vedere quelle cassette tutte uguali con frutti dello stesso calibro e colore senza nessun difetto, mi sa tanto di plastica più che di cibo. Basta assaggiarlo per capire, le nostre papille gustative non mentono, riconoscono il nulla.
Il cibo, rispetto al passato, rappresenta una piccola parte del budget famigliare (spendiamo di più in auto e carburante e tante altre cose ritenute essenziali). Quindi prima di dire che non me lo posso permettere ci penserei due volte. E' una questione di scelte. Rincorriamo i tre per due di cibo spazzatura negli hard discount e poi stiamo ore al cellulare...

Sostengo l'economia e difendo l'ambiente?
L'hanno ormai capito anche i sassi che c'è uno scollamento tra la politica ed il bene delle persone. La Globalizzazione selvaggia senza regole ci stà impoverendo e fa perdere il lavoro. I piccoli agricoltori e allevatori chiudono, schiacciati dal mercato delle multinazionali e della grande distribuzione: compensi bassi a chi produce e prezzi alle stelle al consumatore finale, nel mezzo una catena commerciale che fa profitti stellari e non solo sul cibo. Sfruttamento del lavoro e assenza di regole ecco il segreto del "mercato".
L'unico elemento che può reindirizzare questo fenomeno siamo noi come consumatori, con le nostre scelte quotidiane. Comprare prodotti di stagione, locali, biologici può far molto soprattutto se chi compra si rivolge direttamente dai produttori, sostenendoli economicamente con i propri acquisti costanti. Un aiuto all'economia locale, al proprio portafoglio, alla salute ed all'ambiente: dove chiude un'azienda agricola ci costruiscono case e capannoni che poi rimangono vuoti o acquistati a debito, si asfaltano strade inutili,  si abbattono alberi, si distrugge la biodiversità.
Aria, acqua, suolo contaminati, lo chiamano progresso.

Potremmo anche parlarvi di picco del petrolio, di costo dei carburanti, di dipendenza alimentare dall'estero, di equo e solidale................................................ Sarà per la prossima volta.

Vi aspettiamo, Economisti dal Basso!

COME ISCRIVERSI:


Ah dimenticavo, siamo già in 54 famiglie.




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