
Per noi Italiani, forti importatori di carburante, con 35 milioni di autoveicoli e con un sistema di trasporto merci quasi totalmente basato su gomma è un problema economico Enorme.
Se poi ci aggiungiamo le accise, che continuamente vengono aggiunte su benzina e gasolio per coprire buchi di bilancio o imprevisti quali terremoti e dissesti idrogeologici, il quadro si completa.

Con il sistema di trasporti pubblico ridicolo che ci ritroviamo sia a livello regionale (treni) che provinciale (pulmann) anche il cittadino più virtuoso è costretto a soccombere.
Dove non è arrivato il virtuosismo pubblico e privato, però, è arrivata la crisi, che stà comportando un forte crollo sia delle vendite di auto nuove che di carburante.
Sono finiti i soldi e qualcuno si è anche stufato di farsi fregare centinaia di euro per andare da A a B se non è strettamente necessario.
Di questo nuovo scenario le Stanze del potere sembrano non accorgersi, visto che continuano imperterriti ad aprire nuovi cantieri per strade ed autostrade, in nome di un non ben precisato sviluppo, facendo ulteriore scempio di terreno agricolo considerato inutile.
Chi poi riempirà queste nuove strade ed autostrade è un mistero !!!
Se non altro, quando non ci sarà più un centimetro quadrato da coltivare,per mangiare, potremo andarcene velocemente, usando queste colate di catrame per fuggire, sperando che altrove abbiano usato il cervello.
Che poi ci siano tante soluzioni locali da adottare per incentivare l'uso della bici, migliorare la qualità dell'aria, rianimare i centri storici morenti con le loro botteghe questo è un altro paio di maniche.
E non stiamo parlando di bike sharing improbabili ed inutili che chiudono o di pseudo ciclabili che si interrompono verso l'ignoto ...
Ci porteremmo volentieri gli Amministratori Locali sulle strade cittadine dell'Oglio Po, ma trovarne qualcuno che vada in bici è alquanto difficile.
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