All'Ecofiera Oglio Po si potrà gustare un buonissimo Catering Biologico offerto dalla Cooperativa Sociale "IL Ciottolo" di Parma. Saranno presenti sia nella Cena di Sabato 8 Settembre, che al Pranzo di Domenica 9 Settembre.
dal sito de "il Ciottolo" http://www.ilciottolo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=8&Itemid=101
NOTE INFORMATIVE SULLA COOPERATIVA SOCIALE “IL CIOTTOLO”:
Premessa:
La cooperativa “Il Ciottolo” si è costituita nel novembre del 1996 da 10 Soci con diverse competenze professionali: chimici, agricoltori, informatici, insegnanti, consulenti, dirigenti aventi come minimo comune denominatore l’impegno assiduo in associazioni di volontariato (scoutismo, Case della Carità, Croce Rossa..) e assistenza.
Gli scopi ultimi della cooperativa, evidenziati nello Statuto Sociale,
sono la qualificazione umana, morale, culturale, professionale dei
cittadini e la loro integrazione sociale nonché la partecipazione alla
costruzione di politiche sociali ed economiche più eque e partecipabili.
La cooperativa intende quindi fornire opportunità occupazionali ai propri soci ed in particolare, per la sua “natura sociale”, a persone in condizioni di svantaggio fisico o psichico; si propone inoltre di favorire attraverso i principi della mutualità la realizzazione delle rispettive capacità ed attitudini lavorative, la partecipazione volontaria alle attività ed alla gestione dell’impresa sociale, il coinvolgimento nella gestione del progetto sociale di coloro che fruiscono dei benefici e dei servizi prodotti.
L’inserimento nell’attività e nella base sociale della cooperativa di persone svantaggiate è quindi uno dei principali mezzi per il conseguimento degli scopi sociali.
La cooperativa intende quindi fornire opportunità occupazionali ai propri soci ed in particolare, per la sua “natura sociale”, a persone in condizioni di svantaggio fisico o psichico; si propone inoltre di favorire attraverso i principi della mutualità la realizzazione delle rispettive capacità ed attitudini lavorative, la partecipazione volontaria alle attività ed alla gestione dell’impresa sociale, il coinvolgimento nella gestione del progetto sociale di coloro che fruiscono dei benefici e dei servizi prodotti.
L’inserimento nell’attività e nella base sociale della cooperativa di persone svantaggiate è quindi uno dei principali mezzi per il conseguimento degli scopi sociali.
L’attività:
La
cooperativa ha scelto di realizzare gli scopi sociali attraverso
l’attività di agricoltura biologica . Essa permette ai soci di mettere a
frutto le proprie competenze professionali, è un tipo di agricoltura
maggiormente “a misura d’uomo” e quindi più adatta all’inserimento
lavorativo di persone in difficoltà, rispetta l’ambiente e le leggi
naturali favorendo l’autodeterminazione delle persone e il
raggiungimento di un equilibrio psico-fisico; infine, l’agricoltura
biologica mira alla realizzazione di prodotti di alta qualità,
certificati e con valore nutrizionale più alto rispetto ai prodotti da
agricoltura convenzionale.
L’attività vera e propria della cooperativa è iniziata nel settembre del 1997: si è stipulato un contratto di affitto per 6 anni di un podere di 7 ettari coltivabili in località S.Sisto di Poviglio e si è iniziato il lavoro di “conversione” del terreno da convenzionale a biologico.
A partire dall’autunno ’97, la cooperativa si è dedicata alla ristrutturazione ed alla messa a norma dei locali presenti sul podere, alla formazione dei soci, alla preparazione del terreno per le semine dell’anno successivo, nonché all’approvvigionamento di attrezzatura e strumenti.
Dalla primavera del 1998 si è cominciato a seminare e trapiantare ortaggi occupando circa la metà della superficie del podere a disposizione, lasciando la rimanente coltivata ad erba medica. Visti i buoni risultati produttivi, la cooperativa si è inserita nel mercato cittadino centrale ed in uno rionale di Parma per vendere come produttrice diretta i propri ortaggi, impegnando 3 mattine alla settimana.
La produzione della cooperativa è andata progressivamente ingrandendosi, portando ad un allargamento dei canali di vendita: partecipazione a fiere e mercati saltuari del biologico, frequentazione settimanale di un mercato specializzato in prodotti biologici di Fidenza (Pr), del mercato di Salsomaggiore Terme, vendita di prodotti ad un commerciante all’ingrosso, a ristoranti e vendita diretta ad associazioni di consumatori di prodotti biologici.
Nell’inverno 1998 è maturata l’esigenza di allargare la gamma dei propri prodotti e di garantire la costanza di rifornimento di alcuni tipi di frutta ed ortaggi. Alla cooperativa si sono dunque associate due cooperative sociali aventi la medesima attività con le quali è iniziato un proficuo scambio di prodotti.
Dal mese di febbraio 1999 la cooperativa “Il Ciottolo” è entrata a pieno titolo nel Consorzio Solidarietà sociale di Parma, che riunisce la maggior parte delle cooperative sociali della provincia, e nel cui ambito opera un Coordinamento delle cooperative di tipo B (inserimento lavorativo svantaggiati). La partecipazione a tale Coordinamento è finalizzata allo sviluppo di sinergie con altre cooperative che operano nello stesso settore e alla conoscenza e al confronto reciproco sui modelli organizzativi, sulla gestione delle risorse umane e sulla formazione.
Attualmente il crescente sviluppo della cooperativa ha permesso di inserire nell’organico 5 persone normodotate e 2 persone svantaggiate.
L’attività vera e propria della cooperativa è iniziata nel settembre del 1997: si è stipulato un contratto di affitto per 6 anni di un podere di 7 ettari coltivabili in località S.Sisto di Poviglio e si è iniziato il lavoro di “conversione” del terreno da convenzionale a biologico.
A partire dall’autunno ’97, la cooperativa si è dedicata alla ristrutturazione ed alla messa a norma dei locali presenti sul podere, alla formazione dei soci, alla preparazione del terreno per le semine dell’anno successivo, nonché all’approvvigionamento di attrezzatura e strumenti.
Dalla primavera del 1998 si è cominciato a seminare e trapiantare ortaggi occupando circa la metà della superficie del podere a disposizione, lasciando la rimanente coltivata ad erba medica. Visti i buoni risultati produttivi, la cooperativa si è inserita nel mercato cittadino centrale ed in uno rionale di Parma per vendere come produttrice diretta i propri ortaggi, impegnando 3 mattine alla settimana.
La produzione della cooperativa è andata progressivamente ingrandendosi, portando ad un allargamento dei canali di vendita: partecipazione a fiere e mercati saltuari del biologico, frequentazione settimanale di un mercato specializzato in prodotti biologici di Fidenza (Pr), del mercato di Salsomaggiore Terme, vendita di prodotti ad un commerciante all’ingrosso, a ristoranti e vendita diretta ad associazioni di consumatori di prodotti biologici.
Nell’inverno 1998 è maturata l’esigenza di allargare la gamma dei propri prodotti e di garantire la costanza di rifornimento di alcuni tipi di frutta ed ortaggi. Alla cooperativa si sono dunque associate due cooperative sociali aventi la medesima attività con le quali è iniziato un proficuo scambio di prodotti.
Dal mese di febbraio 1999 la cooperativa “Il Ciottolo” è entrata a pieno titolo nel Consorzio Solidarietà sociale di Parma, che riunisce la maggior parte delle cooperative sociali della provincia, e nel cui ambito opera un Coordinamento delle cooperative di tipo B (inserimento lavorativo svantaggiati). La partecipazione a tale Coordinamento è finalizzata allo sviluppo di sinergie con altre cooperative che operano nello stesso settore e alla conoscenza e al confronto reciproco sui modelli organizzativi, sulla gestione delle risorse umane e sulla formazione.
Attualmente il crescente sviluppo della cooperativa ha permesso di inserire nell’organico 5 persone normodotate e 2 persone svantaggiate.
DALLO STATUTO SOCIALE (ARTICOLO 2):
La
cooperativa intende perseguire l’interesse generale della comunità alla
qualificazione umana, morale, culturale, professionale dei cittadini ed
alla loro integrazione sociale nonché concorrere alla costruzione di
politiche sociali ed economiche più eque e partecipative.
In
tutto questo si ispira ai principi cristiani della condivisione
evangelica : il rispetto della dignità umana e il valore
dell’accoglienza.
Per
far ciò la cooperativa intende fornire opportunità occupazionali ai
propri soci; favorire attraverso i principi della mutualità la
realizzazione delle rispettive capacità ed attitudini lavorative, la
partecipazione volontaria alle attività ed alla gestione dell'impresa
sociale, il coinvolgimento nella gestione del progetto sociale di coloro
che fruiscono dei benefici e dei servizi prodotti, nonché di coloro
che, senza partecipare direttamente all'attività o senza goderne in
alcun modo i vantaggi, intendano sostenerla da un punto di vista
imprenditoriale ed economico.
La società intende perseguire i propri scopi attraverso la realizzazione di attività:
- agricole, industriali, commerciali o di servizi finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate, a norma degli artt. 1, 4 e 5 della legge 381 del 1981 e successive modifiche, ed in particolare
- (……).
DALLA “CARTA COSTITUTIVA”:
Abbiamo
deciso di vivere e lavorare insieme basandoci sul rispetto della
dignità umana e sul valore dell’accoglienza che deve iniziare tra noi,
per poi estendersi agli altri.
Avendo
riconosciuto la nostra diversità di provenienza e, inevitabilmente, la
diversità dei nostri talenti, riteniamo necessario che ognuno di noi
abbia pari responsabilità all’interno della cooperativa e che nessuno
debba quindi emergere come capo.
Dobbiamo umilmente riconoscere l’utilità di tutti, ma l’indispensabilità di nessuno.
Il nostro gruppo deve essere basato su due fondamentali principi: mutualità e solidarietà.
Vogliamo
far parte di un cammino di condivisione ispirato al Vangelo che ci
porti a vivere l’Amore gratuito che non esclude nessuno.
(…)
Il
nostro intento non è però quello di creare la cosiddetta “isola
felice”, bensì di essere parte integrante della realtà che ci circonda.
La
nostra cooperativa non ha fini assistenziali, ma vuole produrre lavoro,
tenendo sempre ben presente il fatto che l’uomo e la dignità umana
vengono comunque al primo posto rispetto alla produzione e al denaro.
Vogliamo dunque non dimenticarci mai della persona nei suoi molteplici
aspetti, non solo lavorativo, ma anche spirituale e culturale, nel pieno
rispetto dei differenti cammini.
La
cooperativa non ha ovviamente fini di lucro. Essa vuole porsi come
segno di vita dignitosa, ma non basata sullo spreco e sul consumismo.
Il
nostro intento di vivere non per gli altri, ma con gli altri, ci
indirizza verso l’inserimento nella cooperativa di persone svantaggiate,
con particolare attenzione verso i minori.
PERCHE’ CI CHIAMIAMO “IL CIOTTOLO”:
Il
ciottolo è per noi simbolo di umiltà e semplicità. Come il ciottolo nel
fiume si lascia levigare dall’acqua, pur rimanendo solido e compatto,
così anche noi vorremmo essere disponibili a lasciarci interrogare e
cambiare dalle situazioni che ci sarà dato di affrontare, pur rimanendo
uniti e coerenti al nostro spirito.
Il
ciottolo in sè ha ben poco valore, ma se accostato ad altri acquista
importanza in quanto diviene parte essenziale per la costruzione di una
strada.
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