Orto Sinergico

Orto Sinergico

domenica 26 febbraio 2012

sabato 25 febbraio 2012

70 FAMIGLIE DELL'OGLIO-PO SOCIE DEL GASALASCO NUOVI INCONTRI NEL VIADANESE







In un periodo di recessione dove tutto decresce e non per scelta ma per necessità, nel Territorio Casalasco-Viadanese c'è una nuova iniziativa che sta crescendo a vista d'occhio. Si chiama “gasalasco”, un Gruppo di Acquisto di generi alimentari e non, formato ad oggi da Settanta Famiglie, parte del progetto“Filiera Corta Solidale”, Associazione di Promozione Sociale di Cremona (per un totale di 230 soci).
I Soci Gasisti, che si possono iscrivere via internet sul sito www.filieracortasolidale.it scegliendo come gruppo di appartenenza gasalasco, effettuano gli acquisti on-line e ogni due settimane ritirano i prodotti a Casalmaggiore.
In pochi mesi c'è stato un boom di iscrizioni a testimonianza del fatto che sul territorio mancava una esperienza come questa. Chi gestisce il gasalasco non si stupisce affatto dell’interesse perchè i prodotti sono buoni, a Km zero, cioè acquistati da produttori locali e nella maggior parte dei casi biologici. C'è un po di tutto dalla Pasta, ai formaggi di mucca e di capra, dalle carni rosse e bianche, la frutta e la verdura di stagione, i detergenti e i prodotti per l'igiene, le farine e i prodotti da forno, il miele, l'olio, il riso, il vino ed i salumi nostrani.
La qualità e salubrità dei prodotti è al primo posto ed i prezzi sono abbordabili, perchè la forza del gruppo e la mancanza di intermediazioni tra chi produce e chi consuma taglia i costi inutili. Una iniziativa che fa bene alla pancia ed anche al portafoglio di chi consuma, ma anche di chi produce. Un vero sostegno all'economia locale fai da te, che favorisce oltretutto la conservazione del territorio disincentivando l'abbandono delle campagne per i giovani agricoltori, costretti a mollare perché i prezzi del mercato non coprono i costi oppure perché altre fonti di reddito come il fotovoltaico a terra o il biogas rendono di più. Una iniziativa che guarda al presente ed al futuro delle necessità alimentari della popolazione locale: bisogni primari che non si possono delegare a qualche multinazionale del cibo o della grande distribuzione, perchè la disponibilità di cibo, basata sul trasporto su gomma proveniente da centinaia se non migliaia di chilometri di distanza si rivela in tutta la sua insensatezza, quando una nevicata un po più abbondante o uno sciopero di qualche giorno rendono gli scaffali dei supermercati semi vuoti.
Le persone fanno gruppo, si auto-organizzano, per risolvere insieme le necessità quotidiane del buon vivere, fatto di meno quantità e più qualità. Relazioni di amicizia si uniscono ed un atto di acquisto ormai spersonalizzato, si ritrasforma in convivialità. Quella convivialità persa dei negozi sotto casa, detti di prossimità, ormai quasi tutti chiusi, luogo di chiacchiere e di fiducia reciproca dove il conto pagato a fine mese si scriveva su un quadernetto, una stretta di mano e via. Al gasalasco la spesa si paga alla consegna e in contanti e tutti regolarmente si presentano a ritirare ciò che hanno ordinato via internet e chi non può avverte per tempo o si fa aiutare da qualche altra persona del gruppo: comportamenti normali di un tempo che fu, ma che al gasalasco sono la normalità. Forse questo è l'aspetto migliore del gasalasco: risentire il gusto del cibo che sa di cibo e di relazioni che sanno di relazioni. Profumi antichi, ma calati nella nostra realtà quotidiana fatta di tecnologia e social network che anche da noi non mancano: sms, email, gruppo facebook e blog sono all'ordine del giorno. I soci hanno a loro disposizione ben tre numeri di cellulare in caso di difficoltà, l'email gasalasco@yahoo.it , il gruppo gasalasco su Facebook ed il blog gasalasco.blogspot.com per tenersi informati sulle novità, chiedere informazioni sui prodotti, fare critiche o dare suggerimenti. Una brochure di presentazione, gli incontri sul territorio, ma soprattutto il passaparola fanno evolvere il progetto.
A breve anche un punto informativo fisico fronte strada in centro a Casalmaggiore, che permetterà anche a chi non è avvezzo alla tecnologia, con un pensiero rivolto soprattutto agli anziani, di prenotare la spesa compilando un ordine cartaceo. E poi tante collaborazioni con gli Enti, le Associazioni, i Movimenti e le Botteghe dell'equo e solidale presenti nel territorio sono all'ordine del giorno.
Un progetto culturale molto ampio, fuori dagli schemi dei partiti e dalle appartenenze politiche, perchè il cibo e la conservazione della natura non hanno colore , ma sono di tutti. Nei prossimi mesi si presenterà direttamente ai Viadanesi (dove è già presente con molti iscritti) e precisamente nelle date del 9 Marzo e del 27 Aprile a Viadana e a San Matteo delle Chiaviche si terranno due incontri dal titolo “Serata di incontro e confronto con il gruppo di acquisto oglio po” patrocinato ed organizzato da “Ecomuseo di San Matteo delle Chiaviche”, “Consorzio del Parco Naturale dell'Oglio Sud”, “Comune di Viadana” attraverso l'Assessorato all'Ambiente (laboratorio didattico di Viadana), Muvi Musei Viadana. Agli incontri saranno presenti Claudia Barbieri, Presidente di Filiera Corta Solidale , Laura Rossi, coordinatrice di Filiera e Giancarlo Simoni addetto a organizzazione e sviluppo del Gruppo d'Acquisto.

giovedì 23 febbraio 2012

OGGI 23/02/2012 SIAMO IN .....


SOCI. GRAZIE A TUTTI !

mercoledì 22 febbraio 2012

IL GASALASCO SULLA GAZZETTA DI MN E VIADANA NOTIZIE !



 Anche a Viadana i gruppi d'acquisto anticrisi


Sulla gazzetta si dice che già duecento famiglie dell'Oglio Po (ed il numero è in crescita) si sono stufate di far la spesa al supermercato preferendo acquistare i generi alimentari facendo gruppo per risparmiare e fare la spesa in modo responsabile. L'iniziativa sembra essere partita da Commessaggio un paesino fatto di gente intelligente che anche dai Gonzaga era trattato con favore, ma ormai è divenuto un fenomeno che si è esteso a tutto l'Oglio Po, Viadana compresa. Il progetto è di filiera corta e solidale, tutto quello che si può viene prodotto in loco, per il caffé e pochi altri alimenti ci si affida ad aziende collaudate che fanno parte del circuito. I prezzi sono convenienti e la qualità certificata, per esempio una cassa di verdura mista da 5 kg costa otto euro ma c'è anche la pasta e il vino. Il gruppo si chiama Gasalasco (da gas, gruppi acquisto solidali), il gruppo - conclude l'articolo sta andando a tutto gas ed è non solo logico, ma anche giusto che sia così, ormai la gente si è fatta furba.
http://gasalasco.blogspot.com/

martedì 21 febbraio 2012

COME ISCRIVERSI:

- VAI SUL SITO WWW.FILIERACORTASOLIDALE.IT
- VAI ALLA SEZIONE LOGIN/REGISTRATI
- INSERISCI I TUOI DATI
- SELEZIONA TRA I GRUPPI "GASALASCO"
- T I VERRANNO INVIATI VIA MAIL I DATI PER ACCEDERE AL SITO, VISUALIZZARE I PREZZI  DEI PRODOTTI E FARE L'ORDINE
-LA CONSEGNA E' A CADENZA QUINDICINALE IL MARTEDI PRESSO LA SEDE DEL GASALASCO

sabato 18 febbraio 2012

QUESTA CRESCITA CHE DISTRUGGE IL PRESENTE E IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI !


La Crescita, la Crescita, dobbiamo Crescere, se non cresciamo cala il Pil, se cala il Pil le Aziende chiudono, la Gente perde il Lavoro, lo Stato non incassa le Tasse ecc.......Insomma un Disastro.
Ma di quale crescita stiamo parlando e quale Futuro stiamo lasciando ai nostri Figli?
Questo tipo di Crescita è già un Disastro Economico, Ecologico e Sociale.
Tutti coloro che invocano questa Crescita sono degli irresponsabili o dei criminali.
 L'unica cosa che è cresciuta in questi anni è il Debito (degli Stati, delle Amministrazioni Locali, delle Aziende, dei Privati). Anche chi non ha fatto debiti indirettamente è indebitato, perchè il territorio nel quale vive gli chiederà di contribuire a ripagare il Debito enorme contratto negli anni con le Tasse.
Chiedete ai Greci, ai Portoghesi, agli Irlandesi a chi viene fatto pagare il debito.
Denaro buttato per Cementificare, Asfaltare, Ingrassare le Mafie e i Politici di ogni colore. Un Centro Commerciale di qua, una Circonvallazione di là, una nuova Lottizzazione Industriale o Residenziale, a discapito della Terra Agricola. Progetti Faraonici per lo Sviluppo Economico.
Ma di quale Sviluppo stiamo parlando e a favore di chi? della Popolazione o delle Multinazionali e delle Banche con sede nei Paradisi Fiscali?
Guardo scorrere il Grande Fiume, il Po, e non vedo altro che inquinamento, cattivo odore. Non ricordo negli ultimi anni di aver visto un pesce saltare fuori dall'acqua, mi dicono ci siano solo questi Siluri che resistono a questo ambiente morto che osiamo ancora chiamare Fiume, inquinato all'inverosimile dagli sversamenti industriali. I nostri bisnonni ne utilizzavano l'acqua per cucinare, i più temerari vi facevano il bagno. Oggi se malauguratamente ci metto dentro un piede con una ferita aperta rischio di prendermi qualche malattia.
Per non parlare dell'acqua che arriva nelle nostre case che per essere potabile subisce una cinquantina di trattamenti chimico/fisici  altrimenti non sarebbe utilizzabile dall'uomo: abbiamo inquinato le falde. Acqua inquinata e la vogliono anche privatizzare nonostante il Referendum.
Passo tra le Campagne Mantovane/Cremonesi e vedo un fiorire di Centrali a Biogas e Fotovoltaico a Terra che mangiano Terra Buona Agricola, che produceva cibo e mi chiedo cosa mangeremo in futuro? e i miei Figli? Chi stà mettendo i soldi per questi progetti? Perchè lo Stato e le Regioni incentivano il consumo di territorio. Cosa daranno da mangiare i Politici in futuro alla Popolazione? Il Biogas e il Silicio non mi risultano essere commestibili.
Lo Stato Incentiva con i Contributi, le Banche Finanziano avendo la certezza di ricevere indietro i soldi, gli ex Agricoltori investono a Debito milioni di euro ed il gioco è fatto. Il Debito e il Pil sale e tutti sono contenti.
A Cremona, una città poco trafficata, l'aria è ormai irrespirabile con livelli di polveri sottili PM10 costantemente sopra i livelli di guardia.
A Viadana in provincia di Mantova in Gennaio è caduta NEVE CHIMICA, ma niente allarmismi è tutto nella norma! D'altronde ci dicono è tutta la Pianura Padana inquinata, l'unica soluzione è emigrare. Grazie del Consiglio ci stavamo già pensando.
Acqua imbevibile, aria irrespirabile, terra sterile. Ma rassegnamoci dobbiamo Crescere, Crescere, e Crescere il resto non conta. Aggiungete le parole debito e inquinamento e forse sarebbe più chiaro a tutti dove questi criminali ci stanno portando.






venerdì 17 febbraio 2012

GASALASCO: I DON CHISCIOTTE DELL'OGLIO-PO !!


Mentre non si parla d'altro che di Crisi, Globalizzazione, Pil, Crescita/Recessione, Meeting internazionali, G2, G7, G20, Paesi Emergenti, Euro, BCE, Default, Spread, Tasse, I-Pad e compagnia bella c'è qualcuno che nel territorio Oglio-Po si occupa di Cibo.

Che strana questa gente del Gasalasco. 

In fin dei conti a cosa serve questo cibo?
Vuoi mettere una bella insalata in busta già tagliata e lavata.
Del pesce impanato e surgelato pronto.
Dei tortellini che saltano nella padella ancora vivi.
Due minuti nel microonde ed il gioco è fatto.
Una pizza surgelata con funghi veri.
Gli spinaci già precotti e in piccole porzioni per i singole/divorziati/separati/donne in carriera ecc...

Ma da dove arriva stà roba pronta che semplifica la vita?
Che cosa c'è dentro?
Conservanti, coloranti, additivi chimici, aromi artificiali ?
 
E ma come sei curioso, sempre più strani sti Gasalaschi.

Ragazzi e Famiglie del Gasalasco sveglia !!

E chi c'è l'ha più il tempo e la voglia di tornare a casa la sera a metter su una pentola?
Palestra, Aperitivo, Microonde e I-Phone non mi serve altro!!

La Domenica? Ma che scherziamo, d'estate sono sulla cisa a far la coda di ritorno dal mare e d'inverno al centro commerciale a 100 km da casa mia: c'è un bel calduccio, faccio shopping, il baby parking per i bambini e il Fast Food con le patatine fritte buonissime !
Costa un pò con la benzina a 1,80 ma vuoi mettere come mi rilasso.
Non sarete mica quegli sfigati della passeggiata sull'argine.

Pancho Villa della Bassa basta con queste stramberie...
 


mercoledì 15 febbraio 2012

PERCHE' ISCRIVERSI ?

Potremmo parlarne per ore, ma cercheremo di sintetizzare... 




Una scelta Salutare:

Dice il detto, Basta la Salute! 
Possiamo avere tutti i beni che vogliamo: case grandi, auto di lusso, vestiti firmati, cellulari alla moda, vacanze esotiche, Ma se manca la Salute il resto non conta, perde di ogni significato. E al di la della fortuna di chi vive a lungo e senza acciacchi grazie al suo DNA, molto dipende dalle nostre abitudini: attività fisica e alimentazione. Certo è che se mi nutro bene, ma con cibo contaminato non ottengo grandi risultati. Purtroppo, oggi, non è facile mangiare bene, perchè l'agricoltura e l'allevamento, per essere produttivi e competitivi, utilizzano molte sostanze chimiche che arrivano fino alla nostra tavola. Basta andare in qualsiasi allevamento per capire che cè qualcosa che non va nel processo produttivo (animali macellati dopo sessanta giorni di vita, rinchiusi in capannoni, uno sull'altro, e imbottiti di farmaci per resistere).  Potremmo fare migliaia di esempi. Aver trasformato l'agricoltura in industria ci ha permesso di disporre di grandi quantità di cibo a discapito della qualità, sempre più scadente. Siamo sovrappeso e sempre più dipendenti dai farmaci.

Cosè questo Biologico!
Ormai è diventato un business. Una bella pennellata di colore verde sulla confezione ed il gioco è fatto. Ci sono tante truffe in giro e dobbiamo vigilare. Anche la grande distribuzione l'ha scoperto, si chiama segmentazione del mercato: clienti diposti a spendere di più.
Il biologico non è altro che produrre come una volta quando un pomodoro sapeva di pomodoro e un bicchier di latte sapeva di latte !
Riscoprire il gusto delle cose buone e sane che fanno star bene, questo è il biologico e null'altro. 
Possiamo anche non chiamarlo biologico, ma cibo naturale. 

Non me lo posso permettere!
Certo il cibo buono costa di più perchè è meno produttivo. Non è perfetto nell'immagine, ma la natura è diversità e imperfezione. Vedere quelle cassette tutte uguali con frutti dello stesso calibro e colore senza nessun difetto, mi sa tanto di plastica più che di cibo. Basta assaggiarlo per capire, le nostre papille gustative non mentono, riconoscono il nulla.
Il cibo, rispetto al passato, rappresenta una piccola parte del budget famigliare (spendiamo di più in auto e carburante e tante altre cose ritenute essenziali). Quindi prima di dire che non me lo posso permettere ci penserei due volte. E' una questione di scelte. Rincorriamo i tre per due di cibo spazzatura negli hard discount e poi stiamo ore al cellulare...

Sostengo l'economia e difendo l'ambiente?
L'hanno ormai capito anche i sassi che c'è uno scollamento tra la politica ed il bene delle persone. La Globalizzazione selvaggia senza regole ci stà impoverendo e fa perdere il lavoro. I piccoli agricoltori e allevatori chiudono, schiacciati dal mercato delle multinazionali e della grande distribuzione: compensi bassi a chi produce e prezzi alle stelle al consumatore finale, nel mezzo una catena commerciale che fa profitti stellari e non solo sul cibo. Sfruttamento del lavoro e assenza di regole ecco il segreto del "mercato".
L'unico elemento che può reindirizzare questo fenomeno siamo noi come consumatori, con le nostre scelte quotidiane. Comprare prodotti di stagione, locali, biologici può far molto soprattutto se chi compra si rivolge direttamente dai produttori, sostenendoli economicamente con i propri acquisti costanti. Un aiuto all'economia locale, al proprio portafoglio, alla salute ed all'ambiente: dove chiude un'azienda agricola ci costruiscono case e capannoni che poi rimangono vuoti o acquistati a debito, si asfaltano strade inutili,  si abbattono alberi, si distrugge la biodiversità.
Aria, acqua, suolo contaminati, lo chiamano progresso.

Potremmo anche parlarvi di picco del petrolio, di costo dei carburanti, di dipendenza alimentare dall'estero, di equo e solidale................................................ Sarà per la prossima volta.

Vi aspettiamo, Economisti dal Basso!

COME ISCRIVERSI:


Ah dimenticavo, siamo già in 54 famiglie.




sabato 11 febbraio 2012

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venerdì 10 febbraio 2012

IN QUESTI TEMPI DI CRISI ECONOMICA, SOCIALE, AMBIENTALE...

Accendo la tv e leggo i giornali e non si parla d'altro che di crisi, crescita, pil, euro, banche fallite ed ho la sensazione che l'umanità sia su un binario morto e che politici e banchieri ci stiano portando più velocemente verso la fine dei binari. 

 

 

E mi viene in mente l'isola di Rapanui dove l'uomo ha tagliato tutti gli alberi:

e la Lettera del capo indiano Seattle al presidente USA Franklin Pierce: La più bella dichiarazione sull’ambiente

"Come potete acquistare o vendere il cielo, il calore della terra? L'idea ci sembra strana. Se noi non possediamo la freschezza dell'aria, lo scintillio dell'acqua sotto il sole come e' che voi potete acquistarli? Ogni parco di questa terra e' sacro per il mio popolo. Ogni lucente ago di pino, ogni riva sabbiosa, ogni lembo di bruma dei boschi ombrosi, ogni radura ogni ronzio di insetti e' sacro nel ricordo e nell'esperienza del mio popolo. La linfa che cola negli alberi porta con se' il ricordo
dell'uomo rosso. Noi siamo una parte della terra, e la terra fa parte di noi. I fiori profumati sono i nostri fratelli, il cavallo, la grande aquila sono i nostri fratelli, la cresta rocciosa, il verde dei prati, il calore dei pony e l'uomo appartengono tutti alla stessa famiglia. Quest'acqua scintillante che scorre nei torrenti e nei fiumi non e' solamente acqua, per noi e' qualcosa di immensamente significativo: e' il sangue dei nostri padri.
I fiumi sono nostri fratelli, ci dissetano quando abbiamo sete. I fiumi sostengono le nostre canoe, sfamano i nostri figli. Se vi vendiamo le nostre terre, voi dovrete ricordarvi, e insegnarlo ai vostri figli, che i fiumi sono i nostri e i vostri fratelli e dovrete dimostrare per fiumi lo stesso affetto che dimostrerete ad un fratello. Sappiamo che l'uomo bianco non comprende i nostri costumi. Per lui una parte di terra e' uguale all'altra, perche' e' come uno straniero che arriva di notte e alloggia nel posto che piu' gli conviene. La terra non e' suo fratello, anzi e' suo nemico e quando l'ha conquistata va oltre, piu' lontano.
Tratta sua madre, la terra, e suo fratello, il cielo, come se fossero semplicemente delle cose da acquistare, prendere e vendere come si fa con i montoni o con le pietre preziose. Il suo appetito divorera' tutta la terra e a lui non restera' che il deserto.
Non esiste un posto accessibile nelle citta' dell'uomo bianco. Non esiste un posto per vedere le foglie e i fiori sbocciare in primavera, o ascoltare il fruscio delle ali di un insetto. Ma forse e' perche' io sono un selvaggio e non posso capire. Il baccano sembra insultare le orecchie. E quale interesse puo' avere l'uomo a vivere senza ascoltare il rumore delle capre che succhiano l'erba o il chiacchierio delle rane, la notte, attorno ad uno stagno?
Io sono un uomo rosso e non capisco. L'indiano preferisce il dolce suono del vento che slanciandosi come una freccia accarezza la faccia dello stagno, e preferisce l'odore del vento bagnato dalla pioggia mattutina, o profumato dal pino pieno di pigne. L'aria e' preziosa per l'uomo rosso, giacche' tutte le cose respirano con la stessa aria: le bestie, gli alberi, gli uomini tutti respirano la stesa aria. L'uomo bianco non sembra far caso all'aria che respira. Come un uomo che impiega parecchi giorni a morire resta insensibile alle punture. Ma se noi vendiamo le nostre terre, voi dovrete ricordare che l'aria per noi e' preziosa, che l'aria divide il suo spirito con tutti quelli che fa vivere.
Il vento che ha dato il primo alito al Nostro Grande Padre e' lo stesso che ha raccolto il suo ultimo respiro. E se noi vi vendiamo le nostre terre voi dovrete guardarle in modo diverso, tenerle per sacre e considerarle un posto in cui anche l'uomo bianco possa andare a gustare il vento reso dolce dai fiori del prato. Considereremo l'offerta di acquistare le nostre terre.
Ma se decidiamo di accettare la proposta io porro' una condizione: l'uomo bianco dovra' rispettare le bestie che vivono su questa terra come se fossero suoi fratelli. Che cos'e' l'uomo senza le bestie? Se tutte le bestie sparissero, l'uomo morirebbe di una grande solitudine nello spirito. Poiche' cio' che accade alle bestie prima o poi accade anche all' uomo. Tutte le cose sono legate tra loro. Dovrete insegnare ai vostri figli che il suolo che essi calpestano e' fatto dalle ceneri dei nostri padri. Affinche' i vostri figli rispettino questa terra, dite loro che essa e' arricchita dalle vite della nostra gente. Insegnate ai vostri figli quello che noi abbiamo insegnato ai nostri: la terra e' la madre di tutti noi. Tutto cio' che di buono arriva dalla terra arriva anche ai figli della terra. Se gli uomini sputano sulla terra, sputano su se stessi. Noi almeno sappiamo questo: la terra non appartiene all'uomo, bensi' e' l'uomo che appartiene alla terra. Questo noi lo sappiamo. Tutte le cose sono legate fra loro come il sangue che unisce i membri della stessa famiglia. Tutte le cose sono legate fra loro. Tutto cio' che si fa per la terra lo si fa per i suoi figli. Non e' l'uomo che ha tessuto le trame della vita: egli ne e' soltanto un filo. Tutto cio' che egli fa alla trama lo fa a se stesso. C'e' una cosa che noi sappiamo e che forse l'uomo bianco scoprira' presto: il nostro Dio e' lo stesso vostro Dio. Voi forse pensate che adesso lo possedete come volete possedere le nostre terre ma non lo potete. Egli e' il Dio dell'uomo e la sua pieta' e' uguale per tutti: tanto per l'uomo bianco quanto per l'uomo rosso. Questa terra per lui e' preziosa. Dov'e' finito il bosco? E' scomparso. Dov'e' finita l'aquila? E' scomparsa. E' la fine della vita e l'inizio della sopravvivenza".




martedì 7 febbraio 2012

CINQUANTA FAMIGLIE !

Dopo l'incontro con i produttori del 30 Gennaio il Gasalasco fa Boom, con l'iscrizione di altre 13 famiglie, arriva a 50 iscritti!
Il passaparola degli iscritti, gli incontri con i produttori, gli articoli di giornale, la pubblicità su Facebook, la brochure di presentazione e il blog stanno portando all'attenzione di molti il nostro Gruppo.
La qualità dei prodotti, il buon rapporto qualità/prezzo, la filiera corta con il sostegno ai piccoli produttori, il km zero sono tutti elementi che fanno la differenza.




domenica 5 febbraio 2012

ECONOMIA LOCALE E BISOGNI PRIMARI: CURA CONTRO LA CRISI


Al di la dei bisogni indotti dalla pubblicità, all'uomo servono primariamente due cose: un tetto sopra la testa dove dormire e del cibo che fa crescere i bambini e dà energia agli adulti. Una Casa costruita bene, che disperde poco calore d'inverno e rimane fresca d'estate, sarà molto accogliente ed anche meno costosa da mantenere. Mentre il cibo deve essere disponibile e di buona qualità, assicurando all'uomo una vita lunga e priva il più possibile di malattie.
Poi viene tutto il resto dalla socialità che parte dalla famiglia, dagli amici, al lavoro, alla mobilità, all'educazione, alla sanità giù fino all'ultimo ritrovato tecnologico che ci semplifica la vita, ma che non potrà mai sostituire i miei bisogni primari.
Sembrano delle ovvietà, ma di questi tempi, caratterizzati da forti cambiamenti, crisi e "progressi tecnologici", ci sembra opportuno evidenziarle, perchè cose che oggi diamo per scontate in un futuro prossimo potrebbero non esserlo più. Basta fare una "dieta di esclusione" per capirne la portata, soprattutto in questi giorni di neve, una settimana senza collegamento a internet e smartphone è sopportabile, tranne che per qualche malato tecnologico, una settimana senza casa o cibo è un pò più complicata.

La Globalizzazzione in sè è una bellissima cosa: lo scambio di merci tra i popoli è fonte di amicizia e prosperità reciproca. Si dice che dove non passano le merci passano i cannoni. Certo è che se questa globalizzazione si trasforma in dipendenza dall'estero per assolvere ai bisogni primari, questo, in prospettiva, non lascia tranquilli. Innanzitutto questa importazione massiccia di merci, anche di basso valore, si basa sull'assunto che il costo del trasporto non incida sul prezzo finale. Il mix tra basso costo della manodopera e carburante non potrà durare per sempre e, a meno che si trovi una nuova fonte di energia, si dovrà riconsiderare dove produrre e come trasportare le merci. 

Discorsi in libertà senza senso che d'un tratto diventano di estrema attualità con l'ennesima chiusura del gas russo verso l'europa o lo sciopero degli autotrasportatori che provoca la scarsità di merce sugli scaffali dei supermercati. 
Non sappiamo se questi fenomeni sempre più frequenti sono solo delle eccezioni o saranno la regola, ma sarebbe stupido da parte nostra non programmare un futuro diverso, come dice Mercalli nel suo libro "Prepariamoci".


http://qn.quotidiano.net/esteri/2012/02/04/663752-europa_congela_dalla_russia_italia.shtml

sabato 4 febbraio 2012

venerdì 3 febbraio 2012

COMUNICAZIONE A TUTTI I GASISTI :

ENTRO MARTEDI 7 FEBBRAIO ALLE 18:00  DOVETE INSERIRE NEL CARRELLO I PRODOTTI DA ACQUISTARE SUL SITO FILIERACORTASOLIDALE.IT (PROVVEDEREMO NOI ALLA CHIUSURA DEL VOSTRO ORDINE).
LA CONSEGNA E' PREVISTA IL MARTEDI SUCCESSIVO 14/2 A CASALMAGGIORE  ORE 18:30-19:30 (VI COMUNICHEREMO VIA MAIL IL LUOGO DEL RITIRO).
GRAZIE A TUTTI E BENVENUTI AI NUOVI.
DA OGGI SIAMO IN QUARANTATRE !!!!

mercoledì 1 febbraio 2012

QUARANTA FAMIGLIE !


Buona affluenza di pubblico ieri sera all'incontro organizzato dal Gasalasco, che ha visto l'intervento di Claudia Barbieri e Laura Rossi rispettivamente presidente e coordinatrice di Filiera Corta Solidale. Fabio Perini coordinatore del gruppo locale ha posto alcune domande e chiesto chiarimenti, il tutto condito con un buffet a Km zero fatto in casa dalle famiglie socie con le farine del Gas.  I produttori invitati l'azienda agricola Canovetta di Vescovato fornitore di carne rossa e l'azienda CandiaBio di Torrile fornitore di Parmigiano reggiano biologico hanno illustrato la loro attività votata alla qualità e rispettosa del benessere degli animali. Particolarmente apprezzato è stato il parmigiano reggiano  bio stagionato 72 mesi difficile da trovare in commercio, perchè di non facile realizzazione senza latte di alta qualità.  Il patto fra consumatori e produttori è la soluzione migliore a questi tempi di crisi economica. In molti si interrogano sulla salubrità del cibo e sulla sostenibilità dell'economia locale in un mondo globalizzato dove la produzione si sposta dove costa meno e dove la qualità lascia il campo alla quantità ed all'assenza di regole. La forza del gruppo permette alle famiglie di acquistare a prezzi ragionevoli cibo buono locale, mentre il produttore virtuoso si assicura una certa continuità del venduto senza dover sottostare ai ricatti ed ai prezzi del mercato che li obbligherebbe ad abbassare la qualità. Una soluzione semplice che funziona, dettata dal buon senso, che in molti stanno scoprendo ed apprezzando anche nel nostro territorio. Che queste non siano solo chiacchiere e che l'iniziativa risponde ad una esigenza reale delle persone lo dimostra l'adesione in massa sempre di nuovi iscritti registrata in questi ultimi mesi da quando la stampa e il passaparola stanno informando di questo nuovo modo di fare la spesa. Ripartire dal Cibo, dai rapporti personali di fiducia tra le persone sembrano  la risposta migliore in questi tempi di paura e solitudine per un futuro incerto dettato da manovre finanziarie, spread e liberalizzazioni dell'economia alquanto distanti dai veri bisogni dell'uomo. Siamo passati da 10 a 40 famiglie in tre mesi e crediamo che a fine anno arriveremo a 200 e forse anche di più. Iniziative del genere lasciano la speranza che questa società in crisi economica, ma anche di valori, possa cambiare in meglio, nonostante il bombardamento pubblicitario costante, che incita ad un acquisto conpulsivo fine a se stesso. In questo mondo che va alla velocità della luce ci sono ancora persone che si fermano a pensare e prendono decisioni controcorrente. Bene !!